Massimo Rivola non è uno dal microfono facile, non concede moltissime interviste, ma quando lo fa non si nasconde dietro linguaggi più adatti alla politica che alle corse in moto. Ne è l’ennesimo esempio la chiacchierata che il CEO di Aprilia ha fatto con the-race.com, parlando a viso aperto del futuro di Andrea Dovizioso in sella alla moto di Noale in MotoGP. Un futuro che è tutt’altro che scritto, come ha precisato il manager italiano, ma che (almeno Aprilia) proverà a scrivere anche se dovesse esserci solo un 1% di possibilità di avere il Dovi. “Un pilota italiano dell’esperienza di Andrea Dovizioso su una moto italiana con la tradizione di Aprilia sarebbe una bella storia – ha affermato – Per il momento, però, c’è solo Jerez di stabilito e solo se le sensazioni saranno buone proveremo a fare maggiore pressione. Si dice di un altro test al Mugello, ma non è vero. E’ vero, piuttosto, che a Maggio noi di Aprilia saremo nel circuito toscano ed è chiaro che se Andrea ci dicesse di voler provare la nostra moto anche lì non diremmo certo di no e saremmo contenti”.
Per Rivola, quindi, l’obiettivo è noto, anche se i passi da fare dovranno essere ponderati e, soprattutto, non imposti a nessuno. Però che qualcosa si sta muovendo nel segno della concretezza non lo dice solo il fatto che Dovizioso, proprio oggi, è all’Angel Nieto Circuit per il test (che durerà tre giorni) sulla RS-GP. Sulla moto italiana, infatti, il forlivese ci è già salito e lo ha svelato, sempre a the-race, lo stesso Rivola: “È venuto a Noale – ha raccontato - per dare un'occhiata alla nostra fabbrica e per studiare l’ergonomia. E’ stato molto professionale, dedicato e impegnato nei piccoli dettagli. Un pilota così ti aiuta a far crescere l'intera azienda. Di sicuro sarebbe un aiuto anche per Aleix Espargarò”. La malizia, a questo punto, è d’obbligo: un pilota che vuole solo provare una moto e per una volta sola, che interesse avrebbe a mettersi lì a valutare e capire i dettagli? E’ chiaro che Andrea Dovizioso e Aprilia stanno provando a scrivere un futuro insieme, ma è altrettanto chiaro che tutto dipenderà da questa prima tre giorni insieme. “Per ora – ha aggiunto il ceo di Aprilia - ci concentriamo su Jerez, il che va bene, anche se sono ancora un po’ spaventato ogni volta che va a fare motocross”.
Ora, però, l’attesa è finita e per lo spavento non c’è più spazio, visto che l’atteso 12 aprile è arrivato. “Vedremo come andrà e quali saranno le sue sensazioni, penso che sia troppo ottimista pensare a lui che fa una wild card con noi quest'anno. Potrebbe farne sei, ma è una ipotesi che al momento non valutiamo. Non ci sto pensando. Sarebbe un bel traguardo per il nostro futuro, ma per molti aspetti: la sua esperienza, il suo talento, il peso che porta. Vedremo”. Wild card o meno, dunque, l’idea di mettere insieme un progetto c’è e il nome in cima alla lista, per stessa ammissione di Rivola, è quello di Dovizioso: “Avere la possibilità di Dovi, anche se solo dell'1%, è una tentativo che dobbiamo fare”. In caso contrario, a Noale è già pronto il piano B che, in realtà, segnerebbe un ritorno al passato. “Bradley Smith sarebbe la migliore soluzione possibile per noi – ha concluso Rivola - perché conosce la moto 2019, conosce la moto 2020 ed è una sorta di opzione plug and play. Se riusciremo con Dovizioso sarà fantastico, e se non riusciremo proveremo a capire se Bradley sarà ancora disponibile. Non credo che dovremmo essere incolpati per aver cercato di prendere Dovizioso”