Tempo di bilanci anche per il team Petronas che, oramai scomparso dalla MotoGP, dal prossimo anno si chiamerà WithU Yamaha RNF. Una stagione difficile quella del team satellite Yamaha che non ha mai inciso particolarmente nel 2021. A parlare dei problemi della squadra è stato il capo tecnico Ramon Forcada: “La prima cosa è che avevamo la stessa moto dell'anno prima, mentre gli altri non sono rimasti fermi, sono tutti migliorati. Poi ci sono stati tutti i problemi fisici di Morbidelli e cinque piloti in un anno – ha detto a Motorsport.com - È difficile confermarsi secondi nel Mondiale con cinque piloti". La M1 2020 dopo l’infortunio al ginocchio di Morbidelli è passata nelle mani di Andrea Dovizioso che con lui non aveva mai lavorato prima: "Sa di cosa ha bisogno per essere veloce, ma sta faticando a farlo, perché per lui la Yamaha è una moto completamente diversa – ha detto - Già nel 2020, con una Ducati che conosceva bene ha avuto delle difficoltà ad essere veloce quando la Michelin ha introdotto il nuovo pneumatico posteriore, e quando è venuto nella nostra squadra ha trovato una moto nuova per lui, che sta trovando difficile”.
Il tecnico spagnolo è comunque consapevole che il pilota troverà prima o poi la sua strada: "E' un gran lavoratore, ma soprattutto è molto attento ai dettagli. Quando era alla Ducati era chiamato 'Il professore' ed è considerato come un leader nello sviluppo di un progetto che ha portato ad una moto che, ad oggi, tutti indicano come la migliore della griglia". Il forlivese, che spegnerà 36 candeline a marzo, ha sempre dichiarato che il suo obiettivo è quello di arrivare in Yamaha, sintomo che le ambizioni non hanno mai fine: “Se fosse andato alla Honda o alla Suzuki avrebbe aiutato anche loro. Un pilota può sempre aiutarti a migliorare se arriva da una buona moto che conosce bene, ma se un viene qui dopo aver corso in un team ufficiale per otto anni, è sempre il benvenuto", ha ammesso il tecnico.
Per ben tre volte vicecampione del mondo (2017, 2018 e 2019) e 15 Gran Prim vinti nella classe regina. E sarà difficile ripetersi, soprattutto quando non dipende dalla mano destra del pilota: “Sarà una moto ufficiale, ma nessuno sa come sarà. A Jerez abbiamo avuto il primo prototipo, ma non sappiamo se sarà quello definitivo, dipenderà anche da cosa faranno gli altri", ha detto Forcada, prendendosi poi una pausa. "Il problema è che se la tua moto non migliora e le altre sì, allora i risultati peggiorano, quello che dobbiamo vedere ora è cosa faranno gli altri costruttori e cosa faranno i giovani. Abbiamo visto che quelli che sono arrivati nel 2021 si sono comportati molto bene, e anche ora ce ne sono di altrettanto bravi in arrivo – ha poi concluso Forcada avvertendo - I valori si sono ristretti tantissimo. Ovviamente Dovizioso farà un passo avanti con la moto 2022, questo è vero, ma pensare che la nuova moto risolverà tutti i problemi è un errore. Dovremo lavorare duro".