Da quando il dottor Sanchez Dalmau gli ha dato il via libera per tornare ad allenarsi, Marc Marquez sta conducendo la vita che sogna ogni appassionato: lo spagnolo sta infatti mettendo sotto torchio un’invidiabile varietà di mezzi a motore, circuiti e circostanze per prepararsi al meglio ai test di Sepang in programma il 5 e 6 febbraio.
In principio fu il motocross
Per ricominciare a spremere un motore Marc Marquez aveva scelto il motocross: la stessa moto con cui si era infortunato per esorcizzare la caduta e uno sport estremamente faticoso per mettersi alla prova. Poi è passato al Circuito di Portimaõ in sella ad una Honda RC 213 V-S, perché il suo medico voleva vedere il comportamento dell’occhio ad alte velocità. Se la diplopia è parsa risolta, il fuoriclasse spagnolo si porta ancora addosso gli strascichi dell’infortunio al braccio, motivo per cui è andato al kartodromo di Aragon (non il circuito da GP) con una CBR 600 RR per mettere a dura prova il fisico come aveva fatto lo scorso anno. Ora, dopo essere tornato una seconda volta in fuoristrada, Marc Marquez è passato alle quattro ruote per la sua prima volta con un kart KZ.
Il debutto sul kart CRG KZ
Marc ha pubblicato un video sui suoi canali social in cui racconta la giornata al Karting Vendrell, circa un'ora di strada dalla sua casa a Cervera: “Ho debuttato con un CRG KZ! È stata la prima volta in un KZ, molto divertente ma devo ammettere che ho ancora molto lavoro da fare!”. D’altronde - i piloti di Formula 1 sembrano tutti d’accordo su questo - il karting è una delle discipline più esigenti del motorsport. Estenuante dal punto di vista fisico, tecnicamente complesso e improntato sulla precisione di guida, il karting richiede grande preparazione e un fisico allenato. Nello specifico il KZ è spinto da un motore 125 cc due tempi con cambio manuale a sei rapporti (a trazione posteriore, ovviamente) in grado di erogare circa 50 CV (!) a seconda del tipo di preparazione. Con una mano si innesta la frizione al volante, con l’altra si cambiano le marce. Il tutto mentre la forza g fa il possibile per rendere le cose più complicate.
Seguendo questa tabella di marcia lo spagnolo arriverà senz’altro preparato ai test di Sepang. Il dubbio, semmai, è su quanto potrà essere stanco.