Ha vinto il mondiale di Moto3 sorprendendo tutti e poi, alla prima uscita ufficiale in sella ad una Moto2 nei test invernali, ha di nuovo fatto strabuzzare gli occhi a chiunque infilando tempi da primo della classe. Che Pedro Acosta sia un fenomeno non lo scopriamo oggi, così come non scopriamo oggi che uno così è destinato ad arrivare in fretta in Classe Regina. Ha manico, tanto manico, e ha pure quel piglio da personaggio mediatico che da sempre, o meglio da quando un certo Valentino Rossi ha inventato un nuovo modo di essere pilota, piace agli appassionati delle corse in moto. E poi Pedro Acosta ha dalla sua pure le certezze di chi tra i grandissimi ci è già arrivato. Come Fabio Quartararo, che proprio ieri lo ha definito “un predestinato”, o come Valentino Rossi, che addirittura l’avrebbe voluto nel suo team o, ancora, come Marc Marquez che, invece, sembra averlo individuato come erede.
Tanto che nel paddock adesso si parla di un clamoroso intreccio di mercato. Perché è vero che Pedro Acosta ha più volte dichiarato di voler fare un passo alla volta e di non voler mettere i piedi sulle pedane di una MotoGP senza prima aver vinto anche un mondiale di Moto2, ma è vero anche che quel titolo potrebbe arrivare già nel 2022. E a quel punto sarebbe impossibile non promuoverlo in Classe Regina. Lo sa KTM, che è pronta a sacrificare uno dei suoi attuali piloti, ma lo sanno anche tutti quelli che ormai da mesi corteggiano il ragazzino della Murcia. Che è, però, uno di quelli che risponde anche a RedBull. Lo sponsor della KTM, ma anche uno degli sponsor personali di Marc Marquez. Tanto che RedBull oggi rappresenterebbe proprio la chiave per dare vita a uno scenario clamoroso: Pedro Acosta nel Team Repsol Honda, con buona pace di quelli che, invece, parlano con sempre maggiore insistenza del possibile arrivo di Fabio Quartararo o di Joan Mir al posto di Pol Espargarò.
Non è da escludere, infatti, che Espargarò, soprattutto dopo quanto di buono mostrato nei test invernali, riesca a garantirsi la RC213V per ancora un anno, in virtù di un accordo (per ora solo chiacchierato) tra Honda, RedBull, KTM e lo staff il manager di Pedro Acosta. L’attuale pilota della Moto2, a prescindere da come andrà quest’anno, dovrebbe restare, sempre se le voci hanno un minimo di fondamento, ancora una stagione nella classe di mezzo, con la certezza del grande salto nel team più vincente della MotoGP dal 2024. E con Marc Marquez come compagno di squadra. L’indennizzo per KTM, ammesso che di indennizzo si possa parlare e che non ci vada di mezzo pure qualche penale in denaro, sarebbe a quel punto l’altro Marquez, Alex, che diventerebbe il pilota di riferimento del team austriaco ufficiale. Non è del tutto escluso, però, che l’intera operazione potrebbe andare in porto già per il 2023 se Acosta dovesse vincere il mondiale di Moto2. Ma in queesto caso sarebbe comunque garantita la sella ufficiale della Honda del team Repsol a Pol Espargarò, con Acosta che troverebbe spazio, come primo anno, su quella del team di Lucio Cecchinello (con tanti saluti a Takaaki Nakagami o, più verosimilmente, con Alex Marquez che approderebbe in KTM sin dal 2023).