La guardi e pensi a John Kocinski, Carl Fogarty, Colin Edwards e a quella Superbike fatta di moto incontrollabili e piloti con la testa calda. Invece è una Honda RC213V della MotoGP 2024 e s’è mostrata al pubblico per la prima volta oggi, con tanto di tabella sul cupolino con il numero 5 Zarco. Lucio Cecchinello ha deciso di ripartire dall’anima racing e dallo spirito delle corse di una volta per il nuovo capitolo della sua lunga storia nel motomondiale. Ok il giallo fluo, ok il rosso Ducati, ok la bandiera americana che spacca sulle Aprilia di Trackhouse, ma sono i grafici dell’ex pilota e oggi manager italiano che hanno tirato fuori la moto più bella. E senza inventarsi niente, ma ricorrendo, piuttosto, al passato. Reinterpretandolo. Una scelta grafica mantenuta anche per l’altra moto della squadra italiana, portata in pista da Takaaki Nakagami e con sponsor asiatico.
“Quest’anno – ha detto il giapponese - è il mio settimo in MotoGP, ho molta esperienza con le Honda e sono nella stessa squadra per la settima stagione. Conosco molto bene tutti nel Team LCR e in Honda dal 2018. La moto è un'evoluzione, va sempre più veloce, mi confronto con Honda per aiutare nello sviluppo. Il mio punto di forza è che riesco a capire qual è la differenza nell’ambientazione e posso spiegarla”. Un punto di forza che, però, potrebbe non bastare più, al di là delle belle parole di circostanza che ovviamente si devono dire nel corso di una presentazione ufficiale. Il Team LCR vuole vincere e è ciò che chiede anche a Takaaki Nakagami, nonostante le dinamiche legate agli sponsor che sono alla base della rinnovata fiducia.
La squadra italiana lo scorso anno è riuscita a vincere una gara con Alex Rins, l’unico primo posto ottenuto da Honda nell’intero anno, ma l’obiettivo adesso è fare ancora meglio. Insieme alle stessa Honda e provando a lavorare ancora per consentire ai tecnici giapponesi di migliorare sempre di più la RC213V.
“Ogni anno dobbiamo impegnarci di più per essere competitivi – ha chiaramente detto Lucio Cecchinello - Quest'anno siamo preparati per un altro capitolo della nostra storia delle corse”. Una storia che è fieramente raccontata, come già detto, anche dalle livree scelte, con la moto di Zarco, in particolare, che è la sintesi perfetta delle stesse parole di Cecchinelli: “Castrol e Honda sono molto concentrati sul raggiungimento dei migliori risultati. Ci sentiamo orgogliosi, perché finalmente possiamo avere un colore storico, uno dei più iconici del motociclismo”.