Non solo show a Las Vegas: molte delle dinamiche attese per il weekend di gara in Nevada della massima serie preoccupano appassionati, piloti e addetti ai lavori. Sul tema della prestazione degli pneumatici è intervenuto Mario Isola, direttore motorsport di Pirelli, che in previsione del fine settimana di Formula 1 è solito proporre alla stampa alcune considerazioni generali su quelle che potrebbero essere le dinamiche del Gran Premio dal punto di vista di Pirelli, mettendo ovviamente in luce prestazioni e dettagli sulle gomme. Il comunicato proposto da Pirelli al via della settimana del Gp di Las Vegas è quindi particolarmente interessante perché evidenzia le tante incognite a cui il fornitore italiano dovrà prestare attenzione in questo fine settimana senza certezze. Dalle temperature fino alle condizioni della pista passando per l'asfalto, la gommatura, i rettilinei e molto altro: Isola analizza uno a uno tutti i punti senza però dare spazio alla preoccupazione, prendendo piuttosto l'appuntamento americano come una sfida per l'azienza italiana.
"La F1 torna negli Stati Uniti per la terza volta in questa stagione dopo gli appuntamenti di Miami e Austin - spiega il direttore motorsport dell'azienda - E lo fa con uno dei Gran Premi più attesi dell’anno, quello di Las Vegas, dove la massima competizione automobilistica non si esibiva dal 1982. Sarà un Gran Premio affascinante perché si svolgerà in una città che fa dello spettacolo la sua caratteristica principale e tutti noi che lavoriamo in questo sport vogliamo offrire agli spettatori qualcosa di unico e all’altezza della sua fama.Sia per le squadre che per noi, sarà anche una sfida tecnica particolare che affronteremo senza alcun punto di riferimento, ad eccezione delle simulazioni. Nessuno, infatti, ha mai corso sul Las Vegas Strip Circuit, un tracciato lungo 6,12 chilometri – secondo soltanto a Spa-Francorchamps nel calendario iridato di quest’anno – e caratterizzato da tre rettilinei e 17 curve. L’asfalto sarà un mix fra il manto stradale cittadino, in particolare sulla Strip, e parti totalmente riasfaltate per l’occasione, aggiungendo così un’ulteriore incognita. Va tenuto presente, inoltre, che non ci saranno gare di contorno al Gran Premio e che il tracciato sarà riaperto al traffico stradale per buona parte della giornata, il che non dovrebbe permettere il consueto livello di gommatura dell’asfalto e il conseguente miglioramento delle condizioni di aderenza".
Freddo ma anche carico aerodinamico basso e scelte di mescole, così continua Isola: "Ci aspettiamo vetture con un livello di carico aerodinamico piuttosto basso, simile a quelli utilizzati su tracciati come Baku o, ancor più verosimilmente, Monza: la velocità di punta sarà infatti un aspetto molto importante da tenere in considerazione per essere competitivi. Inoltre, tutte le sessioni si svolgeranno in notturna, con temperature dell’aria e dell’asfalto decisamente inusuali per un weekend di gara, più simili a quelle che s’incontravano quando i test di inizio stagione si svolgevano in Europa. Le lunghe percorrenze in rettilineo renderanno ancor più complicata la fase di riscaldamento dei pneumatici in qualifica ma anche il mantenimento di una temperatura adeguata in gara, riproponendo – in maniera probabilmente più esasperata – una condizione che si verifica di solito a Baku. Tutto ciò considerato, abbiamo scelto per Las Vegas il tris di mescole più morbido fra quelle disponibili: C3, C4 e C5 dovrebbero garantire un buon livello di grip. Le prescrizioni per la pressione delle gomme indicano un minimo di 27 psi per l’asse anteriore e 24,5 psi per il posteriore. Sono valori la cui definizione è dovuta sia alle basse temperature attese durante le sessioni sia alla configurazione del tracciato. Va tenuto presente, infatti, che il freddo riduce la differenza tra la pressione delle gomme a vettura ferma e quella stabilizzata, quando la vettura gira in pista: in movimento, quindi, la pressione crescerà meno che su altri circuiti a causa delle basse temperature dell’asfalto. A regime, pertanto, stimiamo che la pressione in pista rimanga inferiore ai valori registrati su altri tracciati particolarmente impegnativi per i pneumatici come, ad esempio, la stessa Baku. Ci sono tutti gli ingredienti per un evento straordinario, ancorché ricco di incognite e di possibili sorprese".