Il lavoro di Andrea Dovizioso e Aprilia sta continuando (oggi e domani al MotorLand di Aragon), anche se sembra essere, ormai, senza futuro. Difficilmente, infatti, il pilota di Forlì e la moto di Noale saranno protagonisti, insieme, nel prossimo mondiale di MotoGP, ma l’impegno preso sta andando avanti e anche con buoni risultati. Probabilmente non dal punto di vista del cronometro, visto che Aleix Espargarò in una recente intervista ha detto che i tempi di Dovizioso non sono stati entusiasmanti, ma sul piano dello sviluppo. E in Aprilia sono anche tutti molto contenti del lavoro portato avanti insieme al pilota di Forlì. Un lavoro che, a questo punto, potrebbe non aver riguardato esclusivamente la RS-GP del 2022, ma quella di quest’anno, con ambienti molto vicini ad Aprilia che parlano di una seconda parte di stagione sotto il segno del rischio.
Sembrerebbe, infatti, che il potenziale della RS-GP, almeno dal punto di vista della potenza espressa dal motore, sia molto più elevato di quello mostrato fin qui, ma che a Noale abbiano scelto di non esagerare per prediligere l’affidabilità. Inutile essere la moto più veloce se, poi, non si finiscono le gare perché si rompe qualcosa. Sarebbe stato questo, in estrema sintesi, il pensiero che fino ad oggi ha messo tutti d’accordo all’interno del team italiano.
Adesso però i numeri parlano chiaro: Aprilia, in questa prima parte di stagione, ha già fatto meglio del passato e ora si può anche provare ad osare, ad azzardare qualcosa di più e, nello specifico, anche a rischiare qualche guasto in favore di una moto più performante. E sarebbe proprio in questa direzione che si è concentrato il lavoro di Andrea Dovizioso: aitare Aprilia a coniugare il potenziale di un motore che ha ancora molto da dare alla necessità di mandare in pista una moto più agile e che non richieda particolari sforzi per curvare come una Yamaha o una ancora più docile e snella Suzuki.
“L'attuale configurazione del nostro motore ha un grande potenziale . Quindi qualcosa di molto meglio arriverà in futuro. In ogni caso per noi è stata una prima parte di stagione molto positiva – ha infatti dichiarato Romano Albesiano a motogp.com - La moto ha mostrato subito caratteristiche positive in termini di motore, erogazione di potenza, stabilità, fase di frenata e accelerazione. Anche il comportamento in curva non è male, ma forse dovremo migliorare proprio in quel settore. Abbiamo piccole cose da sistemare, perché puntare tutto sulla potenza sarebbe sbagliato, visto che la velocità non è tutto. L’esperienza di Andrea Dovizioso ci sta aiutando molto - ha sottolineato Albesiano - Abbiamo portato a termine tre prove, una delle quali è stata quasi completamente annullata a causa della pioggia. Nella prima e soprattutto nell'ultima prova, però, ci ha dato informazioni molto importanti".