Stessi occhi dalla stessa parte della barricata. Avremmo titolato così, se non fosse che poi, nel giro di pochissime ore, è un uscito un altro paio di notizie su Aprilia che meritavano d’essere riportate e quindi che, in tempi in cui di moto e di corse si scrive inevitabilmente molto poco, non sarebbe stato il massimo avere tre titoli in fila tutti targati Noale. Praticamente una tempesta perfetta prima di Natale. Ma non di quelle tempeste che seminano distruzione, sia inteso, bensì quella roba che rende l’idea del fermento, del tumulto, in qualche modo dell’entusiasmo che c’è sotto l’albero di Natale di chi – è sempre bene non dimenticarlo mai – ha saputo essere l’unica alternativa a Ducati sul gradino più alto del podio, anche se una sola volta in tutto il 2024. Ma andiamo per ordine. Cominciando, appunto, dagli stessi occhi dalla stessa parte della barricata. Sono quelli di Massimo Rivola, CEO di Aprilia, e di Marco Bezzecchi, nuovo pilota di Aprilia. Saranno le origini più o meno comuni nella terra dei motori, sarà quella capacità di mantenersi originali anche in un mondo di omologati a ogni costo, ma Rivola e il Bez si somigliano da matti. Anche in quella voglia lì di buttarla pure un po’ a ridere sempre e di essere in ogni caso “disposti alla festa”.
La parola che viene in mente è “genuinità”, ma sarebbe comunque una di quelle definizioni che servono a poco. Quello che si tocca, invece, è il nuovo abbraccio che c’è stato tra i due dopo la stretta di mano alla firma del contratto, gli incontri formali e informali nel box di Noale e le dichiarazioni standardizzate dopo la prima volta di Barcellona. Sì, perché l’uomo Rivola e il ragazzo Bezzecchi, quindi non il supermega manager e il fenomeno della MotoGP, si sono incontrati e abbracciati a Viserba.
In che occasione? Alla festa che i tifosi di Marco Bezzecchi hanno, come da tradizione, organizzato sulla “piazza” in cui è nata la storia di un ragazzino coi ricci, il polso destro “viziato” e l’anima irrequieta che è arrivato tra i grandissimi sotto l’ala di Valentino Rossi, che se l’è giocata con Pecco Bagnaia e Jorge Martin e che nell’ultimo anno, mentre faceva i conti con qualche difficoltà, ha scelto di sposare un altro “progetto italiano”. Quello, appunto, di Massimo Rivola e di tutta Aprilia, quasi lasciando che si compisse un disegno che sembrava già scritto. Sì, perché non c’è mezza persona vicina alla MotoGP che non ha mai sostenuto che il pilota perfetto per Aprilia, al di là delle questioni meramente tecniche, sarebbe stato proprio il Bez. Cuore immenso e spirito differente. Come Rivola, appunto. Quel Rivola che, vivendo non distante, ha scelto di presentarsi a sorpresa proprio nella piazza in cui andava in scena la festa del Bez, prima del tempo e prima che i contratti rendessero lui e quel ragazzo che corre col 72 un capo e un dipendente. Niente tute, niente loghi sulle divise, solo una festa con l’anima paesana, un abbraccio e due paia di occhi, simili davvero, finalmente dalla stessa parte della barricata.
Preparatevi a vedere “quella livrea lì” sulle Trackhouse
Di loghi e di divise, invece, bisogna parlare per quanto riguarda un’altra delle notizie di queste ore che hanno a che fare con Aprilia. Il team satellite Trackhouse, infatti, ha annunciato una collaborazione da “straccio di licenza”. Sì, avete presente la mitica livrea Gulf, quella azzurro e arancione delle mitiche Porsche e delle leggende del motorsport americano? Bene, quei colori ora sbarcheranno in MotoGP proprio sulle carene delle RSGP della squadra di Justin Marks che scenderanno in pista con Raul Fernandez e Ai Ogura. “È un vero onore e un momento molto speciale per il Trackhouse MotoGP Team accogliere Gulf come partner principale – ha dichiarato proprio Justin Marks annunciando la nuova collaborazione – il marchio Gulf è stato presente in alcuni dei progetti più memorabili e significativi della storia del motorsport e vedere il suo logo sulla nostra Aprilia RS-GP25 è incredibilmente emozionante. Non vediamo l’ora di dare vita al marchio Gulf nel motociclismo globale e di condividere questa passione con milioni di fan”. Parole a cui hanno fatto eco quello di Mike Jones, CEO di Gulf Oil International UK Limited: “Gulf ha una ricca storia nel motorsport, e siamo entusiasti di continuare a farlo collaborando con un team ambizioso e dinamico come Trackhouse Racing. Insieme condividiamo la visione di mettere i fan al centro di tutto ciò che facciamo, avvicinandoli all’azione. Non vediamo l’ora di avere un grande impatto nella MotoGP e di scoprire dove ci porterà questo nuovo capitolo della nostra iconica storia”.
Lorenzo Savadori sarà collaudatore Aprilia fino al 2027
Un capitolo del tutto nuovo che si apre e un altro capitolo, sempre riguardante Aprilia, che invece si rinnova. Quale? Quello della storia tra il marchio di Noale e Lorenzo Savadori. E’ di queste ore, infatti, la notizia che la collaborazione con l’ormai storico (anche se giovanissimo) collaudatore continuerà fino al 2027per proseguire un lavoro che ha pagato, e tanto, anche in termini di risultati e soprattutto per garantire continuità a un progetto che, dopo l’addio di Romano Albesiano, sarà guidato da Fabiano Sterlacchini. “Sono molto felice di proseguire questa avventura e di continuare il mio lavoro insieme ad Aprilia Racing per le prossime due stagioni – ha affermato Savadori nel comunicato stampa diffuso da Noale - Negli ultimi anni abbiamo fatto un ottimo lavoro e sono certo che continueremo a migliorare sempre di più. La nostra crescita è stata costante, passo dopo passo, con un obiettivo ben chiaro sempre in mente: contribuire a portare le RS-GP ai vertici della MotoGP. Non vedo l’ora d’iniziare la stagione”. Un entusiasmo, quello del collaudatore italiano, che rende l’idea della famiglia che Aprilia riesce a essere, tanto che Rivola definisce Savadori “una delle colonne portanti del nostro progetto che, insieme al Test Team, ha permesso lo sviluppo straordinario degli ultimi anni. Sava – ha concluso il CEO di Aprilia - per noi rappresenta anche la continuità, fondamentale con un collaudatore di grande fiducia, in un anno così importante che vede l’arrivo di due nuovi piloti nel Team ufficiale. Sarà una risorsa preziosa anche durante alcuni Gran Premi, dove continueremo a vederlo in qualità di wild card con soluzioni sempre sperimentali”.