Con tutto il rispetto per Chantra e Ogura, che finiranno rispettivamente in Honda su sponda LCR e in Aprilia su sponda Trackhouse, il rookie su cui tutti sono pronti a scommettere per il 2025 è Fermin Aldeguer. Spagnolo, giovanissimo e con un talento esploso nel 2023 e poi finito un po’ in confusione nella Moto2 del 2024. Con, però, un contratto Ducati già in tasca. “In molti dicevano che Ducati non avrebbe più avuto una moto per me nel 2025 – ha raccontato in una lunga intervista a Mundo Deportivo – Ma io non ho mai avuto dubbi su questo”. Il futuro in MotoGP era quindi già scritto, così come era scritto che il debutto sarebbe arrivato in sella a una Desmosedici. Quello che mancava da definire era, semmai, il colore della moto. Sarà l’azzurro del Team Gresini, dentro una squadra, quindi, che è il massimo per nascere e rinascere. Anche adesso che salire su quella moto significa in qualche modo raccogliere la pesantissima eredità di un certo Marc Marquez.
“Tutto quello che è successo nel 2023 – ha raccontato ancora Aldeguer – ha aperto la strada a Gigi Dall'Igna per chiamarmi. Mi ha detto che, prima dell'inizio della stagione 2024, avrei avuto un contratto ufficiale con la Ducati per la MotoGP. Volevo assicurarmi un posto nella categoria regina per il 2025. Il 16 gennaio 2024 mi sono recato a Borgo Panigale, dove abbiamo avuto il primo incontro e abbiamo parlato del contratto e del materiale che avrei avuto. Quello stesso giorno, e senza pensare alle altre opzioni che avevo, ho firmato il contratto. Questo mi ha dato sicurezza". Una sicurezza che non è bastata per tornare immediatamente competitivo in Moto2, ma che ha comunque permesso al giovane pilota spagnolo di crescere ulteriormente nella classe di mezzo, senza il timore di aver lasciato passare il treno più importante della sua vita.
Il resto è storia recente, con l’annuncio del Team Gresini e un test a Barcellona in cui ha potuto mettere insieme le prime impressioni sulla MotoGP, sulla squadra e sulla Desmosedici campione del mondo con Jorge Martin. Mentre la rivelazione che rischia di passare inosservata dell’intervista a Mundo Deportivo è un’altra. E non riguarda direttamente Aldeguer anche se è lui a raccontarla: Valentino Rossi e Yamaha sono davvero stati a un passo dal tornare insieme. Ovviamente attraverso il Team Pertamina Enduro VR46. Perché Aldeguer ha raccontato di aver avuto un primo contatto per la MotoGP alla fine del 2023, quando Luca Marini ha firmato con Honda lasciando libera la sella della Ducati della squadra di Tavullia.
“Pablo Nieto mi aveva cercato – ha ammesso – C’era la possibilità di arrivare in MotoGP già nel 2024, ma a quel punto avevo già un contratto firmato con Boscoscuro per la Moto2 e romperlo sarebbe stato proibitivo. Così Nieto mi ha cercato di nuovo per il 2025, ma in quel momento loro erano in trattative con Yamaha come seconda squadra del marchio giapponese. Poi tutto è cambiato e alla fine è stata Pramac la squadra che avrebbe avuto le moto Yamaha, ma in quel momento tutto indicava che sarebbe stata la squadra di Valentino Rossi. Sono contento, però, per come sono andate le cose: in Gresini ho la Ducati, quindi la moto migliore, e un team super familiare che mi ha accolto in modo incredibile. Penso che insieme potremo ottenere ottimi risultati”.