Il Covid19, la WADA che ha ritardato all’inverosimile la decisione definitiva su Iannone e, poi, anche i problemi al motore. Per Aprilia doveva essere l’anno della consacrazione in MotoGP, la stagione in cui finalmente l’azienda di Noale sarebbe arrivata a competere alla pari (o quasi) con tutti gli altri costruttori nel massimo campionato motociclistico e, invece, il copione è quello di sempre. Però tutti nell’ambiente sono convinti che la RS-GP2020 sia una moto assolutamente competitiva. C’è stata, quindi, tanta sfortuna per l’azienda italiana che si è trovata a fare i conti con una lista interminabile di imprevisti e probabilmente è anche sulla base di questa consapevolezza che gli altri costruttori, solitamente molto rigidi riguardo al rispetto delle regole, per Aprilia hanno deciso di chiudere un occhio.
A raccontare della concessione ottenuta dalla MSMA, l’associazione dei costruttori, è stato lo stesso Paolo Bonora, race manager di Aprilia Racing: “Sfortunatamente, all'inizio della stagione abbiamo avuto un problema con l'affidabilità del motore. Quindi abbiamo chiesto agli altri costruttori di avere la possibilità di cambiare le specifiche del pistone rispetto a quello omologato e ringraziamo gli altri costruttori per questa conferma". Un problema che si era palesato con una perdita d’olio costata la caduta a Danilo Petrucci che ha avuto la sfortuna di trovarsi in scia ad Aleix Espargarò e alla sua Aprilia.
Guai meccanici, quindi, in quella parte di motore che secondo il regolamento non può essere modificata e che sta creando non pochi grattacapi anche a Yamaha. Anche da Iwata, infatti, era giunta una richiesta simile a quella di Aprilia alla MSMA per sistemare un difetto alle valvole, ma in questo caso il permesso di intervenire sui motori non era stato concesso.
Due pesi e due misure, direbbe qualcuno, anche se è chiaro che in questo momento il gap della moto italiana rispetto alle altre della griglia merita di essere colmato, anche e soprattutto in favore dello spettacolo. Lo sanno benissimo gli stessi costruttori, che per Aprilia hanno quindi scelto di fare uno strappo alla regola, in particolare in questa stagione di vincoli e limitazioni che stanno costringendo il reparto corse di Noale a lavorare in costante affanno e sempre in recupero. “Al momento – ha dichiarato ancora Bonora – stiamo lavorando molto sul lato motore. La moto si comporta molto bene in curva e sui cambi di direzione, ma ci manca ancora qualcosa lato motore, quindi il nostro punto chiave è lavorare su questo aspetto. Per guadagnare sicuramente in cavalli, perché i cavalli non sono mai troppi per il pilota, ma stiamo lavorando anche sulla guidabilità del motore, quindi stiamo cercando di trovare un collegamento migliore per il tocco iniziale dell'acceleratore così da dare la massima accelerazione e la massima fiducia per il pilota. Al momento non abbiamo visto in pista, purtroppo, i miglioramenti che abbiamo fatto sulla moto".