Aleix Espargarò chiude il sabato delle qualifiche con la pole position, parte per vincere e finisce secondo. Anzi, crede di finire secondo, perché alla bandiera a scacchi manca ancora un giro e viene passato da quattro piloti mentre saluta e festeggia, per poi capire e rimettersi in carena. Punti buttati nel peggiore dei modi, podio sfumato al Gran Premio di casa, bestemmie. Si, proprio bestemmie, mandate dalla regia internazionale - che evidentemente non ha familiarità con il dialetto veneto - in diretta mondiale: “Manca ancora un giro, *******!” si sente chiaramente. Frotte di meme, commenti, chiacchiere. Non è la prima né l’ultima volta, anche se la più celebre probabilmente resta - sempre sotto l'ala di Aprilia - quella di Noriyuki Haga al parco chiuso per il GP di Imola 2011 in Superbike pronunciata in un dialetto perfetto tra parole in italiano stentato.
L’intelligenza di Massimo Rivola, la sua bravura, la si vede anche in cose come questa: lui tiene unita la squadra. Fa da collante, smorza le polemiche, protegge tutti e pensa alla famiglia, a quella strana famiglia che gira il mondo per far correre le moto. In questo caso l'amministratore delegato di Aprilia Racing ha risolto con un rosario, fatto recapitare da Aleix Espargarò al meccanico incriminato. Altrimenti che fai, lo meni? Fa il meccanico, è veneto, ha lavorato come un matto per tutto il weekend e ha visto un podio volare via nel nulla e per il nulla. Meglio risate e rosari, che con 22 punti dalla testa del mondiale dopo 9 Gran Premi quello di Aprilia è un sogno che si avvicina pericolosamente al miracolo.