Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si ritrovano uno di fronte all’altro, ancora una volta, in una finale che vale mezza stagione. Succede a Cincinnati, ma stavolta il match che tutti aspettano non si è giocato né di domenica né in prime time americano. Gli organizzatori hanno deciso che il “Sincaraz” di lusso andrà in scena lunedì pomeriggio, alle 15 ora locale, dopo la finale femminile che aprirà il programma. Un’anomalia che ha mandato su tutte le furie i tifosi statunitensi, costretti a fare i conti con orari lavorativi e incastri improbabili. La scelta ha scatenato l’ironia e la rabbia sui social: “E la finale sarà alle 3 del pomeriggio di lunedì. Che barzelletta”, ha scritto un fan. Un altro ha rincarato: “Chi è il genio che ha deciso che la finale di un Masters 1000 si giochi di lunedì pomeriggio?”. E ancora: “Ragazzi, questo non è l’Europa, qui la gente lavora. Perché la finale maschile è di lunedì alle tre del pomeriggio?” con una stoccatina molto poco velata a noi europei che abbiamo la fama di non fare assolutamente nulla secondo loro. Ma la contestazione non è isolata: già la settimana scorsa il Canadian Open aveva piazzato la sua finale in mezzo alla settimana, addirittura di giovedì.

Sinner e Alcaraz, almeno su questo, la pensano uguale: il calendario è un rebus che non li favorisce, ma poco importa. L’importante è che la finale ci sia, e che sia di nuovo loro due a contendersela. Lo spagnolo ci arriva dopo aver superato Rublev e Zverev, confermando di aver ritrovato brillantezza e solidità dopo lo stop post-Wimbledon. L’azzurro, invece, ha eliminato Auger-Aliassime e Atmane, rimettendo insieme continuità e fiducia. Resta l’amarezza per chi, come Jasmine Paolini, si vede relegata alla sessione notturna per noi italiani. Ma molti giocatori, tra cui Alcaraz, Djokovic, Zverev e Draper, hanno messo in discussione anche il crescente dispendio di energie che comportano i tornei Masters così lunghi, e c’è anche chi ha sostenuto che il formato da 12 giorni abbia offerto uno spettacolo di qualità inferiore. Insomma, Sinner e Alcaraz sono pronti per una sfida che già da sola giustifica l’attesa. Gli americani protestano per il “Monday final”, ma per il pubblico europeo, che potrà godersi lo spettacolo senza dover fare le ore piccole, è quasi un regalo inaspettato.