Tornare in lotta per il titolo mondiale rappresenta l’unico vero obiettivo di Ferrari, visti anche i grandi miglioramenti fatti nel corso della passata stagione. Un anno, il 2024, in controtendenza rispetto al trend che ha caratterizzato la Scuderia nell’ultimo decennio: una buona partenza, con la SF-24 subito competitiva come testimoniato dalle vittorie di Melbourne e Monaco, poi le difficoltà che di fatto hanno estromesso la squadra dalla lotta per i titoli e infine, un ultimo terzo di stagione da grande protagonista. C’è chi sperava nella “remuntada” ai danni di Max Verstappen e della McLaren nel mondiale costruttori, due scenari che non si sono concretizzati ma che, dall’altro canto, hanno comunque permesso di arrivare al 2025 con grande slancio.
Della SF-25, la prossima arma del Cavallino, si parla molto bene e vista la coppia di piloti schierata, il titolo non può non essere l’obiettivo. In tal senso Ferrari, forse più di tutte ha fatto all-in, consapevole di potersi giocare, e bene, le sue carte: nel corso della passata stagione la squadra è cresciuta, dimostrando di saper osare quando necessario, come a Monza quando grazie a una scommessa strategica è arrivata la vittoria di Charles Leclerc, così come di poter essere sempre pronta a cogliere ogni opportunità, anche quando sulla carta non è la favorita. Una crescita confermata da tutte le figure di punta del Cavallino, ma non solo. Tra coloro i quali sono convinti di poter vedere una Ferrari da titolo nel corso della prossima stagione c’è Gerhard Berger, che in passato ha vestito la tuta rossa per ben sei stagioni. In un’intervista rilasciata ai colleghi di Auto Motor und Sport l’ex pilota austriaco ha puntato tutto sulla Scuderia di Maranello, considerata la grande favorita per la conquista di almeno uno dei due titoli mondiali: “Questa stagione punterei tutto sulla Ferrari. Non saprei dire se sarà Hamilton o Leclerc a vincere il titolo o se si imporranno nel mondiale piloti o costruttori, ma conquisteranno un campionato. Hanno colmato il divario rispetto ai rivali e ora dispongono di un pacchetto tecnico competitivo sia sul fronte del motore che del telaio. Inoltre, possono contare su due piloti di altissimo livello”.
Non solo Ferrari però: nel corso dell’intervista Berger si è focalizzato anche sull’arrivo di Lewis Hamilton a Maranello, una mossa che potrebbe rivelarsi vincente soprattutto perché fornirà al sette volte campione del mondo nuovi stimoli, un aspetto preso in esame nei giorni scorsi anche da Bernie Ecclestone, seppur con un occhio differente. “La Mercedes era diventata competitiva solo a intermittenza e, dopo tanti anni nello stesso team, aveva bisogno di un cambiamento. Questo trasferimento potrebbe aiutarlo a tornare al massimo delle sue capacità, anche se dovrà vedersela con la velocità di Leclerc”. Poi, continua l’ex pilota di Benetton, McLaren e Ferrari “vederlo campione in rosso, in ogni caso, sarebbe il più grande evento di marketing della storia della Formula 1”, a testimonianza di quanto il passaggio in Ferrari abbia un peso specifico enorme, formando di fatto la coppia pilota-squadra più vincente nella storia della massima categoria.
Se il prossimo anno Hamilton vestirà i colori della Scuderia però, parte del merito è anche di Frederic Vasseur, suo grande estimatore oltre che figura che ha guidato l’inglese nella sua scalata alla Formula 1, prima in F3 e poi in GP2 con i colori del team da lui gestito, ASM. A sentire Berger, Vasseur rappresenta l’uomo giusto per i sogni mondiali della Scuderia, un vero leader abituato a vincere: “Lo trovo calmo, riflessivo e determinato. Ha sempre concluso con successo i progetti che ha avviato. Ingaggiarlo è stata una decisione corretta, ma era chiaro che sarebbe servito del tempo per ottenere risultati. L’arrivo di Hamilton è un’operazione straordinaria e credo che Vasseur riuscirà a riportare la Ferrari ai vertici”.