Il team Aruba.it Racing – Ducati ha un obiettivo chiaro: riconquistare il titolo piloti. Mentre le aspettative si concentrano sul duello con Toprak Razgatlioglu e sulla sfida lanciata da BMW, la squadra italiana si presenta con due piloti dalle storie e dalle prospettive molto diverse. Sarà questione di età e di fame, ma uno, Bulega, è sembrato carico a pallettoni, mentre l’altro, Bautista, sembra tutt’altro che convinto.
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La zavorra imposta sulla sua Ducati nel 2024 ha lasciato segni. "E’ quello che è – ha ammesso Alvaro Bautista, spiegando di non aver ancora fatto i conti con la novità che gli è stata imposta - Non mi sento al 100% per cominciare la stagione, ma ci sono ancora due giorni a Phillip Island. C’ho capito poco fino a ora, ma siamo solo all’inizio e le basi sono comunque buone". Insomma, c’è la determinazione, ma c’è pure un po’ di quel retrogusto lì che è tipico di chi si sente vittima di una ingiustizia, anche se sembra buttarla più sul meteo. “Nei due giorni di Jerez – ha spiegato - c’era tanto vento e la pista era ancora umida al primo giorno e il secondo giorno ha piovuto per cui non abbiamo girato più di tanto. A Portimao più o meno la stessa situazione di Jerez con pioggia la mattina e la pista umida in tante zone, c’era più vento che a Jerez. Abbiamo fatto delle prove ma non ci ho capito nulla. Non avevo il feeling degli scorsi test invernali, venendo da una situazione più difficile dell’anno scorso non abbiamo trovato le condizioni ottimali”.
Dall'altra parte del box, Nicolò Bulega rappresenta la nuova linfa del team. Il giovane italiano, al suo secondo anno in Superbike, ha superato ogni aspettativa, dimostrando che la scelta di puntare su di lui è stata più che giusta. Dopo un esordio sorprendente, culminato con un secondo posto in campionato, Bulega si presenta con l'entusiasmo di chi sa di avere un potenziale ancora inespresso. "Mi sento meno pressione rispetto all'anno scorso – dice – ma sento che abbiamo un bel pacchetto e che ci sarà da fare bene. Quest’anno, infatti, parto dalla consapevolezza che lo scorso anno sono andato a podio in ogni round e quindi parto sapendo che potremo fare bene. L’anno scorso avevo la pressione del far vedere che sarei stato in grado di andare forte anche con la SBK, mentre quest’anno sarà diverso".
E che dovrà essere diverso l’ha detto anche Gigi Dall'Igna, direttore di Ducati Corse: "L'obiettivo è riconquistare il titolo piloti". Netto e senza girarci intorno, pur nella consapevolezza che battere Toprak e la sua BMW non sarà facile quanto è stato facile piegare gli avversari in MotoGP. Bautista deve ritrovare il feeling con la sua moto e superare l'ostacolo (anche fi pensiero) della zavorra, mentre Bulega dovrà confermare il suo talento e gestire la pressione di un campionato che non perdona. “Sappiamo che sarà una sfida impegnativa –ha proseguito Dall’Igna - conosciamo il livello dei nostri rivali, ma sappiamo anche cosa bisogna fare. Abbiamo due piloti con un grande potenziale che hanno dimostrato di essere competitivi in quasi tutte le gare del 2024. Non vediamo l'ora di vederli in pista con i nuovi colori nei prossimi test in Australia e alla prima gara a Phillip Island, un circuito speciale per noi”.