Dicembre, il mese solitamente più tranquillo per la Formula 1, quest'anno si è trasformato in uno show nettamente più interessante, e denso di notizie, di alcuni degli ultimi GP della stagione appena conclusa, dominata dell'olandese Max Verstappen. Se del passaggio di Frédéric Vasseur in Ferrari si era a lungo discusso prima dell'annuncio ufficiale da parte di Maranello, l’intreccio di mercato tra McLaren e Sauber ha sorpreso la maggior parte degli appassionati. L'addio di Vasseur dal gruppo Sauber, che a partire dal 2026 diventerà Audi sulla griglia di partenza della Formula 1, ha infatti lasciato un vuoto organizzativo all'interno della scuderia svizzera che, in questo momento decisivo per lo sviluppo del progetto Audi, richiede un nome su cui poter contare: da qui il passaggio del team principal McLaren Andreas Seidl ad Alfa Romeo Sauber, e la conseguente promozione dell'ingegnere italiano Andrea Stella, già Racing Director per McLaren, al ruolo di team principal.
Audi si è così assicurata uno dei migliori manager in circolazione, cercato anche dalla Ferrari negli scorsi mesi per il dopo Binotto, facendo intendere a tutti le proprie ambizioni per quanto riguarda l’ingresso nella massima categoria. E dimostrando, per chi nutrisse ancora dubbi, che i tedeschi non vogliano sbarcare in Formula 1 solo per attaccare uno sticker alla Sauber come fatto invece in questi anni da Alfa Romeo. La casa tedesca entrerà come motorista nel paddock a partire dal 2026, con le power unit che verrano prodotte e sviluppate a Neuburg, già in espansione, mentre le monoposto continueranno a prendere vita a Hinwill. Nonostante la Sauber mantenga la sua sede e parte della sua autonomia, circolano diversi rumors secondo i quali le intenzioni di Audi siano quelle di prendere il controllo della maggior parte dell’assetto azionario della casa svizzera, arrivando a detenerne il 75% del totale.
Con il discusso ingresso di Porsche ancora da definirsi, la casa dei quattro cerchi è al momento l’unica rappresentante del gruppo Volkswagen in Formula 1 e considerata la presenza dei gruppi rivali nel paddock, Exor e Mercedes in particolare, non è un caso che voglia fare le cose in grande stile. La nomina ufficiale di Seidl e i numerosi investimenti già previsti, stanno proiettando il team in una dimensione mai raggiunta da Sauber e le prime indiscrezioni riguardo piloti e tecnici suggeriscono lo stesso tipo di rotta.
A livello piloti, oltre l’idea di puntare su un tedesco - con il rientro di Mick Schumacher o per i sognatori un dietrofront dal ritiro di Sebastian Vettel - la suggestione più grande è quella che riguarda Carlos Sainz Jr. Lo spagnolo della Ferrari è il grande sconfitto della vicenda Binotto, considerato l’ottimo rapporto tra Charles Leclerc e Vasseur, quella di essere relegato a secondo pilota sembra essere più una certezza che una possibilità. L’ex McLaren non ha mai nascosto che il proprio obiettivo sia vincere il mondiale e l’opzione di Audi, che hanno già sotto contratto l’influente Sainz Senior, per quanto riguarda la Dakar, potrebbe essere l’opzione perfetta. A loro volta, i tedeschi si assicurerebbero un pilota in grado di vincere, oltre a garantirsi la chance, se le trattative dovessero cominciare a breve o fossero addirittura già in corso, di creare scompiglio in quella che si presume sarà una diretta concorrente, la Ferrari.
E se Audi dovesse decidere di puntare su Carlos Sainz, allora perché non farlo su uno dei suoi più grandi estimatori, ovvero Mattia Binotto? L’ex team principal di Maranello dovrebbe passare un periodo di gardening leave di un anno o, nel migliore dei casi, di sei mesi. A partire dal 2024 potrà quindi essere messo sotto contratto da un altro team. Cancellate le possibilità in Red Bull e Mercedes, dove Toto Wolff ha dichiarato di non volere l'ingegnere italiano, osservato dall’esterno, il matrimonio tra Binotto e l’Audi appare perfetto: i tedeschi saranno infatti fornitori di motori, la materia preferita dell’ingegnere italo-svizzero, che porterebbe i suoi 28 anni di esperienza a Maranello in quel di Neuburg e, inoltre, il fatto di entrare nelle competizioni fra ben tre anni significherebbe per Mattia una pausa dai riflettori. Se l’ipotesi Sainz dovesse essere confermata ritroverebbe così un pilota stimato e fortemente voluto in Ferrari. Rimane però una domanda: Binotto accetterebbe l'idea di fare un passo indietro e non ricoprire in Audi il ruolo di team principal, oggi appartenente a Seidl?
L’Audi appare oggi estremamente conscia della grande competitività presente al momento in Formula 1, dovuta sia ai team di vertice che ai progetti validi di quelli subiti dietro, e non vuole essere assolutamente da meno. Ambizioni e possibilità economiche sicuramente non mancano, ora l’obiettivo dei quattro cerchi deve essere quello di convertirli in idee, ma una cosa sembra certa: se Alfa Romeo abbandona la Formula 1 staccando un adesivo, Audi vuole entrarci per lasciare il segno.