Per Jorge Lorenzo sono arrivate le vacanze di Natale, che passerà a Bali insieme al suo amico Jody. Il cinque volte iridato, ormai ex pilota, sta vivendo la sua seconda vita da commentatore TV ma continua a far parlare di sé anche grazie alla serie DAZN Cuatro tiempos, dedicata a quattro leggende della MotoGP: Aspar, Crivillé, Pedrosa e proprio Lorenzo. Proprio durante un episodio della serie Jorge parla della stagione 2015, che si concluse a Valencia con la sua (a dir poco controversa) vittoria dopo un'intera stagione in cui a gudare il campionato c'era stato Valentino Rossi. La storia la conosciamo tutti: il Doc parte ultimo per via dello scontro con Marc Marquez a Sepang, risale fino al quarto posto e Jorge viene quasi 'scortato' da Marc Marquez che si mette tra lui e Dani Pedrosa.
Nulla di nuovo. Secondo Jorge Lorenzo sarebbe inevitabile un po’ di agonismo che anzi, si rivela quasi sempre uno stimolo ai fini della prestazione: «Avere un nemico mi motivava». Prima del pesarese era stato il turno di Pedrosa, con cui la rivalità iniziò già ai tempi di un tamponamento durante il GP del 2005. Ma poi è toccato a Valentino Rossi che nel 2013 era tornato in Yamaha, condividendo il box con Lorenzo. È l’ex campione spagnolo a parlare dei loro contrasti e della forte competizione: «Io e Vale non abbiamo litigato in pista nel 2015. Anche se la rivalità si sentiva… A volte ho vinto io, altre volte lui, ma la concorrenza si è notata nell’ambiente fino alla fine. È stata masticata dai media, ho detto qualcosa, lui anche, io rispondevo… Sulla stampa si diceva che non andavamo d’accordo e che non ci parlavamo». Uno spettacolo che Lorenzo pensò di sfruttare al meglio in vista del momento clou del mondiale 2015. Lo spagnolo racconta infatti di aver chiesto alla giornalista di Diario AS, Mela Chercoles, di fargli una domanda molto precisa: «In aeroporto le dissi che in conferenza stampa doveva chiedermi se Valentino meritasse il titolo… Per me non sarebbe stato meritato. Volevo mettergli pressione perché si sentisse inferiore. Quella rivalità l’ho creata anche attraverso la stampa».