Gigi Dall’Igna e Pecco Bagnaia uno contro l’altro? Non ci riuscirete e il perché l’ha spiegato proprio Pecco nella sala stampa del Bugati Circuit a Le Mans, spiegando che sì, anche lui considera il suo ultimo week end a Jerez al di sotto delle sue aspettative. Parole, “non è stato ciò che ci aspettavamo”, usate proprio da Gigi Dall’Igna nella sua ormai solita disamina del fine settimana di gara e che a molti erano suonate come una netta presa di distanze dell’ingegnere italiano dal pilota che ha riportato titolo mondiale a Borgo Panigale. Invece i due non sono andati, probabilmente, mai così d’accordo e Bagnaia non ha avuto problemi a ammettere che sottoscriverebbe senza alcuna remora il giudizio di Dall’Igna. Parlano ancora in coro e non sanno più come dirlo, mentre il mondo intorno a loro sembra voler fare di tutto per raccontare die due che si sono amati tanto e che invece adesso riescono sì e no a sopportarsi. “Ducati – ha tagliato corto Pecco – sta facendo di tutto per aiutarmi e io sto facendo di tutto per uscire da questa situazione che sicuramente non sento comoda. Dall’Igna ha ragione, conosce il mio potenziale e sa che posso vincere tutte le gare: sono il primo che si aspetta di più”.

Ci sarebbe niente da aggiungere, ma sappiamo già che non sarà così. E che si costruirà ancora tanto sulla montagna delle malizie, mentre in Ducati continuerà quel lavoro che serve per mettere entrambi i piloti della squadra ufficiale nelle migliori condizioni possibili. “A Jerez ho cercato di capire di più – ha aggiunto ancora Pecco - dato che è una delle mie piste preferite. Nell'ultimo GP perdevo nei punti dove ero più forte in passato: tre curve in particolare. Nel test siamo riusciti a fare dei passi avanti e spero si vedano qua in Francia. Detto ciò penso che Le Mans sia una pista interessante anche se qui le staccate non la fanno da padrone”. Sarà, secondo Pecco, soprattutto una Sprint diversa e in cui potrebbe soffrire un po’ di meno la frenata a moto scarica di carburante. Un problema, questo, per cui Ducati ha già individuato qualche soluzione, con Bagnaia che però prende tempo: “Sarà difficile provarle nel weekend di gara, dato che vorrei cercare di tenere la Ducati il più stabile possibile. In futuro troveremo e proveremo soluzioni”. La prima “preoccupazione” su Le Mans, semmai, riguarda il cielo. “Il meteo non sembra dei migliori - ha spiegato - ma sono comunque tranquillo. Sono pronto per questa gara. Lo scorso anno sono stato molto veloce qui, anche se perdevo tanto in curva nove per via della caduta del sabato. Durante questa stagione ho però imparato molto nelle curve a sinistra e di certo questa volta dovrò frenare fortissimo alla curva nove”.

Il riferimento, è chiaro, è a ciò che Marc Marquez riesce a fare proprio nelle curve a sinistra, con Bagnaia che appare comunque molto tranquillo e motivato. E per nulla disposto a lavorare in maniera diversa rispetto al passato: “Non smetterei di guardare i dati, anzi è solo bello guardare i dati. Viviamo in un'epoca dove gli ingegneri hanno migliaia di riunioni e con la mia squadra ho un ottimo equilibrio, infatti più ne guardo più sono felice”. La ricerca della felicità, quindi, passa da Le mans per Pecco Bagnaia, ma anche dalle solite abitudini, con Pecco che torna anche sulle parole di Dall’Igna: “Per me le sue parole sono una motivazione e io sto cercando di dare il massimo, sia in pista che a casa, per ritrovare quelle sensazioni e anche tutta la mia squadra sta dando tutto. Il fatto è che quando perdi un qualcosa che di solito ti riesce bene e inoltre non sei comodo nel farlo, la conseguenza è che non arrivi mai al limite. Quanto sono preoccupato? Andando avanti dipenderà dai punti e dalle gare che resteranno. In questo momento non sono comodo, ma la situazione è più positiva di quello che sembra da fuori. Ovviamente non sono contento, perché se lo fossi non sarei venti punti dietro".
Un gap da colmare che per Pecco adesso è solo un numero, rispetto alla necessità di trovare quel feeling che serve per pensare di poter realmente competere. La parola che ripete più spesso nella sala stampa di Le Mans è “fiducia” e altro al momento non gli interessa. Neanche quando gli chiedono quante sono a suo avviso le reali possibilità che a vincere il mondiale possa essere Alex Marquez. “Ora non saprei: direi 33%” – ha tagliato corto. Qualche parola in più, invece, vale la pena spenderla per spiegare ancora una condizione che non è facilissima da comprendere. “Capita nello sport che uno che alla fine si trova bene riesce a fare comunque i punti, ma magari non si sente comodo – ha concluso - Io sto raccogliendo punti, sono partito meglio rispetto al passato, ma non ho la fiducia di cui ho bisogno. E’ chiaro che non sono triste, perché so cosa voglio, qual è il mio potenziale così come la fiducia di cui ho bisogno".