Dal 2025 l'ex pilota Simon Crafar sostituirà Freddie Spencer nel ruolo di presidente della Race Direction in MotoGP. L'incarico è sicuramente molto importante ma altrettanto delicato, dal momento che la funzione è sostanzialmente quella di giudice, chiamato a decidere sulle penalità da infliggere ai piloti nel caso non vengano rispettati i regolamenti. Per essere precisi il nome è quello di responsabile dello Stewards Panel, un ente autonomo rispetto alla direzione gara che è formata da un numero fisso di membri e si occupa di garantire sicurezza, efficienza e tempestività degli eventi; lo Steward Panel è invece l’organo disciplinare che valuta ed eventualmente sanziona quanto accaduto in pista.
Tanto per far capire l'importanza del ruolo basti pensare che è nato dopo un "certo incidente" nel 2015, quello tra Valentino Rossi e Marc Marquez che ha scritto per sempre un pezzo di storia del motociclismo. Proprio per questo un ruolo non facile, tanto che perfino un'icona delle corse come Freddie Spencer è finito diverse volte nell'occhio del ciclone per alcune decisioni prese. Simon Crafar non può certo vantare la carriera di "Fast Freddie" ma è sicuramente un personaggio molto conosciuto e stimato nel paddock del motomondiale, ambito da cui non si è mai allontano anche dopo aver smesso di correre. Il suo nome è stato salutato positivamente da tutti, anche se qualcuno ha sottolineato le difficoltà a cui andrà senza dubbio incontro: "Ogni aspetto della personalità di Simon, la sua esperienza, la sua correttezza, il fatto che non si farà influenzare da nessuno lo rendono l'uomo perfetto - ha dichiarato Neil Hodgson a TNT Sports - Lo stewarding sarà guidato in una direzione davvero buona".
Anche un decano come Sylvain Guintoli ha speso parole di sostegno: "Trasparenza e coerenza. Simon è l'uomo giusto per questo lavoro. È un lavoro difficile. Non ci sarà mai uniformità. Verrai sempre criticato. È un lavoro molto difficile. Ma Simon è in grado di affrontarlo. Conosce le corse e ci sono molti elementi che ci fanno pensare che sia l'uomo giusto per questo lavoro". Dopo di che ha sottolineato uno dei motivi per cui è così decisivo questo ruolo: "È un cambiamento interessante per il futuro del campionato. È così importante che le regole vengano applicate. Se non lo si fa, si danneggia la credibilità del campionato. È negativo per il pubblico. Vogliamo coerenza ed equità e che i ragazzi gareggino in pista: per loro è importante sapere cosa possono o non possono fare".
Un po' più cauto l'attuale campione del mondo della MotoGP Pecco Bagnaia, durante l'ultima conferenza stampa: "È uno dei lavori più difficili da fare qui nel paddock, perché decidere le sanzioni non è facile. Ma penso che con Simon possiamo avere un buon dialogo". Positivo anche il commento di Jorge Martin che ha dichiarato: "Conosco Simon molto bene e so che è ancora in sella. Capirà meglio come si muove la moto e come le cose possono cambiare così velocemente".
infine, tanta stima e altrettanto realismo nelle parole di Marc Marquez: "È come l'arbitro nel calcio, è impossibile rendere tutti felici".