È sabato mattina e sul cielo del Mugello non c'è neanche una nuvola. Nel paddock, in vista delle qualifiche, la tensione agonistica si intensifica gradualmente, ma viene spezzata dai trenta minuti propedeutici di FP2 e da quella che ormai è una graditissima tradizione del Gran Premio di casa: la presentazione dei caschi speciali da parte dei piloti italiani. Così le serrande dei box della top class lentamente si sollevano e le telecamere si intrufolano all'istante, per svelare al mondo grafiche ed idee che fino a ieri sera rappresentavano segreti assolutamente inviolabili. I piloti, mentre sfilano dagli involucri le opere frutto della loro creatività e di quella dei rispettivi designers, sorridono orgogliosi e felici. Nell'aria si diffonde un'energia positiva del tutto eccezionale, che viene trasmessa in tutto l'ambiente: il Gran Premio d'Italia, il nostro weekend di gara, scatta metaforicamente con la presentazione dei caschi del sabato mattina.
La regia internazionale pesca Pecco Bagnaia che sfoggia un casco bianconero. Non è un tributo alla sua Juve, ma un omaggio ai Kiss e alla maniera in cui la rock band statunitense si truccava prima di salire sul palco. Il campione del mondo in carica, davanti all'obiettivo, tira fuori la linguaccia proprio come faceva Paul Stanley nel video di I Was Made For Lovin'You, ma in realtà il sottofondo musicale da abbinare a questa presentazione è un altro: Rock And Roll All Nite, un'altra hit del gruppo, che Pecco si scrive sul retro della calotta. Con ancora il sound inconfondibile dei Kiss nelle orecchie ci si sposta nei box del Team VR46, dove Bezzecchi smorza i toni con un "Calmo, stai caaalmo" inciso nella nube di un fumetto, affiancato alla sua caricatura in cui Marco è seduto nella più classiche delle pose di meditazione. Quello del Bez è naturalmente un casco ironico sul suo avvio di stagione complicato con la Ducati GP23, che ha fatto tribolare e innervosire il numero 72 in diverse occasioni, qualifiche del Mugello comprese (Marco, dopo essere stato eliminato nel Q1, partirà sedicesimo).
Fabio Di Giannantonio, dall'altro lato del box, sfodera un casco decisamente ricercato ed elegante, un casco che noi definiremo brutalmente decorato a pois tricolori. La realizzazione del casco di Diggia è in realtà molto più riuscita di questa descrizione e chissà che nelle prossime ore - dopo la Sprint - Fabio non racconti qualche retroscena in più in merito. In Honda Luca Marini indossa un casco tutto da interpretare: da un lato c'è scritto "Big Bro" (riferimento a Valentino Rossi?), dall'altro c'è una rivisitazione dei loghi storici del numero 10. Enea Bastianini corre con il suo casco classico e quasi sicuramente avrà qualcosa in serbo per Misano. Franco Morbidelli gareggia da sempre con un casco metà tricolore, che non ha cambiato per questo weekend. Non è dato sapere se Franky (come accadde qualche anno fa) si sia dimenticato di realizzare l'edizione speciale. Proveremo a chiderglielo nel pomeriggio, ma ciò che conta è che il numero 21 ha disputato delle grandi qualifiche, in cui - dopo aver dominato il Q1 - si è conquistato la sesta casella sulla griglia di partenza.