Nessuno fa il T4 del Mugello come Jorge Martin. E’ quello che hanno detto le qualifiche della MotoGP, con lo spagnolo che riesce a interpretare l’ultimo settore meglio di chiunque altro e a far quindi fermare il cronometro su un tempo, 1,44,504, che nessuno è riuscito a replicare. Nemmeno quel Pecco Bagnaia che qui va più forte in ogni singolo settore, tranne il T4, appunto, con il campione del mondo in carica che ha strappato il secondo tempo, con appena 43 millesimi di ritardo. Un niente, ma un niente che è bastato per non partire dalla prima casella davanti al pubblico di casa, con Pecco che, tra l’altro, domani si ritroverà pure retrocesso di tre posizioni. “Clown penalty” – ha detto il pilota della Ducati commentando la decisione della direzione gara, dopo l’episodio di ieri con Alex Marquez.
Chi, invece, partirà in seconda fila oggi e in prima fila domani, proprio per effetto della penalità rimediata da Pecco, è Marc Marquez. Un quarto tempo, il suo, che avrebbe potuto essere decisamente migliore, visto che nel secondo time attack l’otto volte campione del mondo si è steso dopo la Curva10 mentre viaggiava con un discreto vantaggio rispetto al parziale del poleman di giornata. Nessuna conseguenza fisica, ma tanto disappunto per la consapevolezza che la pole al Mugello poteva essere decisamente alla portata. Una pole che ha inseguito, senza successo, anche Pedro Acosta, che sulle curve delle colline toscane non è riuscito a sfruttare al meglio l’ultima possibilità di un record. Che record? Quello di essere il poleman più giovane della MotoGP, visto che al prossimo gran premio avrà già un’età superiore a quella che aveva Marc Marquez quando per la prima volta ha messo la sua Honda davanti a tutti in griglia, nel 2013.
Una decisione che ha fatto discutere e che rischia di compromettere la domenica di Pecco, che comunque sul passo gara resta il più veloce qui al Mugello. Nella Sprint del pomeriggio il pilota di Chivasso avrà dunque Jorge Martin a fianco, mentre sulla griglia di domani lo vedrà davanti e dovrà provare a attaccarlo sin dalla primissima curva. Tornando alla Q2, il terzo tempo l’ha strappato Maverick Vinales, apparso veramente in forma e capace di mettersi in mezzo a ben cinque Ducati. Il pilota dell’Aprilia ha già detto ieri in conferenza stampa che il Mugello gli piace da matti e sicuramente sarà lì a giocarsela grazie alla prima fila che è riuscito a garantirsi sia per la Sprint di oggi che per la gara lunga di domani.
Acosta oggi pomeriggio scatterà dalla settima casella e avrà davanti Enea Bastianini (quinto oggi e quarto domani) e Franco Morbidelli, che ha centrato il sesto tempo dopo essere passato dalla Q1. La vera storia bella di giornata è la sua. Perché è la storia di un pilota che conosce e interpreta meglio di chiunque altro il concetto di “soffrire in silenzio” e che, come in Pramac hanno sempre ribadito, sta trovando sempre più feeling con una Ducati Desmosedici che è totalmente diversa dalla Yamaha che ha guidato negli ultimi quattro anni e con cui non ha potuto avere i primi approcci nei test di inizio stagione. Il pilota italobrasiliano, dopo la delusione di Barcellona (nonostante segnali più che positivi) sembra aver ritrovato lo smalto di una volta, spinto anche dall’affetto del pubblico del Mugello, che ha accolto con un boato il suo passaggio dalla Q1 alla Q2.