I piloti della MotoGP sono 22 (più tester vari che ogni tanto fanno wildcard) e anche a cercarle con il lanternino è impossibile trovarne uno che non metterebbe il Mugello nelle primissime posizioni in una ipotetica classifica dei circuiti più emozionanti. Pedro Acosta in MotoGP c’è da poco, ma una cosa la ribadisce da sempre: “Il Mugello è il massimo”.
L’ha fatto anche oggi, in sala stampa, nonostante un venerdì con ben due cadute (con tanto di siparietto indimenticabile per tornare al box) e un quarto tempo che, al netto dei problemi, avrebbe potuto essere qualcosa in più. Solo che alla domanda specifica su cosa è per lui il Mugello, Pedro Acosta ha risposto spiazzando tutti: “Il Mugello è quel casco lì di Valentino Rossi”.
Quello, insomma, realizzato da Aldo Drudi nel 2008 con il faccione di Vale a occhi sgranati. “Correre qui è incredibile – ha proseguito Acosta – ci sono dei punti in cui si frena da matti”. A proposito di frenate e Valentino Rossi, la seconda delle cadute del pilota GasGas è avvenuta all’ingresso della Bucine, esattamente dove Valentino Rossi, nel 2010, rimediò un brutto infortunio.
“Purtroppo ho fatto due cadute davvero stupide – ha spiegato il giovane fenomeno spagnolo – Non sono del tutto contento di questo venerdì nonostante l’accesso diretto in Q2”. Voglia di scherzare e buttarla in battuta, quindi, ma pure consapevolezza che nel sabato ci sarà del gran lavoro da fare. “È stato un venerdì normale per noi direi – ha concluso – Nel primo crash del mattino sono andato largo e nella seconda credo che le gomme non fossero abbastanza calde. E’ stato tutto un po’ strano, ma alla fine anche questo fa parte delle cose che devo imparare e cercherò di capire bene cosa sia successo: di solito non cado due volte nello stesso giorno. Quello che conta, comunque, è che dopo la seconda caduta, è migliorato molto il mio feeling e sono riuscito a fare un giro veloce. Però è innegabile che questi due episodi abbiano fatto perdere un po’ di tempo e quindi non siamo riusciti a concentrarci abbastanza sul ritmo di gara. Sarà il primo obiettivo dalla mattinata di domani. Poi penserò alle qualifiche e a partire più avanti possibile e vedremo se riusciremo ad essere competitivi nella Sprint e nella gara lunga di domenica”