Le Sprint non riscuotono un grande successo. C’è chi, tra i piloti e i team principal, ha già sollevato molte critiche per quella che sembra essere più una gara per fare spettacolo che altro. I numero 1 delle scuderie si stanno facendo sentire anche a proposito della scelta di Liberty Media di avere la prima sprint proprio a Baku, in condizioni che non sembrano essere molto sicure. “La realtà è che è assolutamente ridicolo avere la prima gara sprint dell’anno su un circuito cittadino come Baku”. Sono le parole di Chris Horner. Il boss di una delle squadre più forti e popolari della F1 non è da solo però. Il weekend del 29-30 aprile in Azerbaigian fa storcere il naso a molti addetti ai lavori. Sulla questione è intervenuto anche Mike Krack, dell’Aston Martin: “C’è abbastanza nervosismo per la gara di Baku. Non c’è tempo a sufficienza per riparare i danni più gravi: subito dopo la Sprint c’è il coprifuoco e al mattino hai solo tre o quattro ore per riparare la tua auto se è molto danneggiata”.
La Sprint può portare a una performance molto più stressante e le squadre si aspettano che vi siano i tempi tecnici per riparare le auto. Ma così, almeno nel caso di Baku, non sarà. Tra il coprifuoco e la ripartenza domenica, la gara potrebbe “costare caro” ai team. Certo, continua Krack, lo spettacolo di una gara tanto adrenalinica sarà comunque garantito: “A Baku non è così difficile sorpassare. Se si rischia molto in curva, il rischio ovviamente è alto, ma credo che sarà un bello spettacolo”. A fare il paio con le dichiarazioni di Krack ci sono poi quelle di Andrea Stella, team manager della McLaren, che si dice favorevole ai cambiamenti che stanno avvenendo in F1, ma chiede che si possa tenere in considerazione la gestione del tetto dei costi: “Sì, siamo nervosi. Allo stesso tempo, siamo favorevoli ad aumentare lo spettacolo attraverso le gare sprint. In qualche modo, dobbiamo adattarci. Ci sono anche conversazioni aperte con la FIA e la F1, con le quali c’è un processo di collaborazione. In definitiva, dovremo trovare la via di mezzo ottimale tra spettacolo e le esigenze dei team nella gestione dei cambi e del budget cap”.