Matteo Berrettini è pronto a ripartire dall’Atp 500 di Dubai, con l’obiettivo di consolidare il suo rientro in Top 30 dopo i quarti di finale a Doha. L’esordio sarà subito, come al solito per Matteo, che incontra avversari tosti fin dai primi turni, una sfida impegnativa contro Gael Monfils, un avversario che conosce bene e che ha già battuto tre volte nei precedenti confronti diretti: Us Open 2019, Atp Cup 2021 e Australian Open 2022. Il match è in programma martedì 25 febbraio, come secondo incontro a partire dalle 15:30 sul campo centrale. Il suo ex coach Vincenzo Santopadre è convinto che la vittoria su Djokovic in Qatar possa aver dato al suo giocatore quella fiducia necessaria per tornare competitivo ai massimi livelli: “Penso che quella partita possa dargli la spinta giusta”, ha dichiarato a SuperTennis. Poi, ha svelato un’interessante novità: Berrettini tornerà a giocare anche il doppio, in coppia con Lorenzo Sonego a Indian Wells. Una scelta strategica che potrebbe aiutarlo a migliorare il suo rendimento anche in singolare.

Se c’è una nazione che sta facendo la storia nel circuito Atp, quella è l’Italia. Con sei giocatori tra i primi 40 del mondo, il tennis azzurro è ai vertici della scena internazionale, alla pari con gli Stati Uniti. Il punto di riferimento assoluto è ovviamente Jannik Sinner, leader del ranking da 38 settimane e sicuro di rimanere numero uno almeno fino a Montecarlo. Solo Carlos Alcaraz e Alexander Zverev potranno impensierirlo, ma fino al primo Masters 1000 sulla terra rossa il suo primato è inattaccabile. Dietro di lui, Lorenzo Musetti resta saldo alla posizione numero 17, nonostante la sfortuna lo abbia fermato ancora una volta. Il carrarino, infatti, sarà costretto a saltare anche Acapulco per la lesione al soleo della gamba destra, e il rischio di perdere terreno in classifica è concreto. A brillare in questo inizio di stagione è stato Matteo Arnaldi, che con 1.430 punti è il numero 33 del mondo. Il ligure, in crescita esponenziale, si gioca una chance di lusso ad Acapulco, dove al primo turno affronterà Zverev.

Una vittoria gli permetterebbe di avvicinarsi al suo best ranking di numero 30, raggiunto nell’agosto 2024. Anche Lorenzo Sonego ha ripreso quota dopo un ottimo Australian Open, in cui ha raggiunto i quarti di finale di uno Slam per la prima volta in carriera. Il torinese, attualmente numero 35, è chiamato a confermare i progressi mostrati nel primo grande appuntamento stagionale. Per lui, come per Berrettini, il 2024 rappresenta un’occasione di riscatto, con tanti punti da conquistare e pochi da difendere. Tra gli italiani che stanno provando a emergere in questa stagione, Flavio Cobolli è quello che ha avuto più difficoltà. Problemi fisici e risultati altalenanti hanno caratterizzato il suo inizio d’anno (due vittorie e cinque sconfitte), ma l’azzurro, oggi numero 39 del mondo, ha subito un’occasione per rialzare la testa. Ad Acapulco, infatti, sfiderà il talentuoso Ben Shelton, mancino statunitense capace di esprimere un tennis esplosivo.

Il dominio italiano non si ferma alla Top 40, perché il Bel Paese vanta ben undici giocatori in Top 100. Subito dietro Cobolli troviamo Luciano Darderi (59°), seguito da un lanciatissimo Mattia Bellucci (70°), fresco di semifinale nel 500 di Rotterdam. In forte crescita anche Luca Nardi (79°), protagonista a Doha, mentre chiudono il gruppo Francesco Passaro (91°) e Fabio Fognini (93°). L’Italia del tennis non è mai stata così competitiva e il 2024 potrebbe essere l’anno della definitiva consacrazione. Con Sinner al vertice, Berrettini in ripresa, Musetti e Arnaldi pronti al salto di qualità, il tricolore brilla come mai prima d’ora. I tornei di Dubai e Acapulco rappresentano solo il prossimo step di un percorso in continua evoluzione.