Di Enea Bastianini dicevano che gli mancasse qualcosa in qualifica, nei minuti decisivi del time attack con poca benzina e gomme morbide fresche. L'ultima - e l'unica - volta in cui la Bestia aveva firmato una pole position in top class era il Gran Premio d'Austria del 2022, annata in cui Enea regalava delizie con la Ducati del Team Gresini (quattro vittorie in quella stagione). Ritrovarlo davanti a tutti oggi, 581 giorni dopo, a Portimao (dove tra l'altro nel 2020 festeggiò il titolo mondiale Moto2) è indicativo di quanto il numero 23 si senta forte, fiducioso e pronto in questo avvio di stagione con la Desmosedici GP24. "Durante l'inverno mi sono cucito la moto addosso" - commentava ieri Enea, che stamattina sull'asfalto portoghese ha stampato un roboante ed inavvicinabile 1'37"706. Significa prima casella sulla griglia di partenza per Sprint Race e Gara, vuol dire supremazia e padronanza assoluta del quarto settore, che sembra essere il vero punto forte di Bastianini questo weekend (anche ieri Enea, dopo essersi preso la vetta delle prequalifiche, deteneva il miglior intertempo assoluto nel tratto finale di Portimao). "Non pensavo fosse passato così tanto tempo dall'ultima pole (sorride). Devo dire che ero fiducioso vista la giornata di ieri, sapevo che potevamo essere veloci e oggi nel time attack l'abbiamo dimostrato. Sto bene io e mi sento bene sulla moto, questo mi rende contento. Ovvio che questa è solo una prima fase, ora bisogna concretizzare. La Sprint Race sarà intensa, dovremo dare tutto per dodici giri" - ha raccontato Enea a caldo, nel ring del parco chiuso, al microfono Sky di Sandro Donato Grosso.
Se Bastianini ci dà subito appuntamento alla Sprint Race, che scatterà alle 16 italiane, da parte nostra è doveroso menzionare tutti gli invitati di grido che proveranno a rovinargli la festa. Maverick Vinales, secondo con l'Aprilia a soli 82 millesimi dalla pole, merita applausi scroscianti: ha la gastroenterite, è pallido, visibilmente fuori forma, gira per il paddock di Portimao con la mascherina per evitare di contagiare gli altri, eppure sui quei saliscendi portoghesi che tolgono il respiro quasi riesce a mettersi alle spalle tutto lo schieramento della MotoGP. Se per Maverick sarà più difficile reggere la fatica di una gara intera, ecco che nella Sprint Race - con una buona partenza - potrebbe continuare a stupire. Dietro di lui troviamo un Jorge Martín veloce, rapido, consistente, ma cupo, inaspettatamente dubbioso. "Con il setup ancora non mi trovo benissimo, non sono al 100%, ma comunque sono competitivo sul passo. Dovremo gestire bene la gomma dietro oggi, perché la soft cala molto" - le sue parole al parc fermé. Apre la seconda fila Pecco Bagnaia, che come il suo principale rivale non sembra ancora aver trovato la configurazione ideale per esprimersi al massimo tra le pieghe di Portimao. Il campione del mondo in carica, in ogni caso, trasmette la sensazione di poter essere molto incisivo non appena avverte la necessità di forzare. Tradotto: probabilmente vedremo il vero livello di Pecco domani in Gara. Di fianco a lui Jack Miller e Marco Bezzecchi si riscattano dopo l'avvio deludente in Qatar, e completano la seconda fila. Dietro al rookie maravilla Pedro Acosta, settimo, partirà un Marc Marquez vecchio stampo: nel primo tentativo del Q2 è scivolato ad alta velocità all'ingresso dell'ultima curva, si è rialzato in modo felino dopo una rotolata di tutto rispetto ed è corso ai box per prendere la seconda moto, con la quale ha impiegato un paio di giri per dimenticare il trauma e piazzarsi a quattro decimi dalla pole. Una scivolata senza conseguenze anche per Brad Binder che - preceduto da un ottimo Fabio Quartararo, chiude la top ten. Quattordicesimo tempo per Fabio Di Giannantonio, diciassettesimo per Franco Morbidelli. Stando a quanto si è visto ieri, sembra per entrambi un risultato bugiardo. Di tutt'altra natura sono invece le difficoltà di Luca Marini, purtroppo ancora ultimo con la Honda.