Nel primo giorno di prove sul circuito de Algarve entrambi i piloti Aprilia si sono resi, a loro modo, protagonisti. Ma facciamo un passo indietro. Dopo che la pioggia ha rovinato la festa del primo giorno di MotoGP nel pieno del deserto qatariota ecco che gli elementi, manco fosse la nuvoletta di Fantozzi, hanno colpito anche in Portogallo. Nella notte sul circuito è caduta una pioggia che ha riempito di sabbia la pista, costringendo la Moto3 a saltare il primo turno di libere e usare (sia detto con tutto rispetto) la Moto2 per ripulire la pista, tanto che le condizioni dell'asfalto nel pomeriggio erano praticamente normali. Tra tutti, Aleix Espargaro è stato quello che più di tutti si è battuto contro la follia di far scendere in pista moto e piloti con condizioni al limite che hanno messo in pericolo i piloti. In effetti le scivolate non sono mancate, e Aleix che in tema di sicurezza è sempre in prima linea, non le ha mandate a dire alla Dorna e alla direzione gara: “La pista era molto sporca, per me la Dorna deve trovare una soluzione - dichiara il pilota Aprilia al termine delle prove - Così non va bene. Non dico cancellare le prove, ma fare sessioni più brevi, utilizzare qualche strumento per pulire la pista. Oggi la tecnologia è avanzatissima. Non può essere che si mandi in pista la migliore categoria del mondo con la pista piena di sabbia. Bisogna ingegnarsi. Mi ricordo quando siamo stati in America dieci anni fa, asciugavano le curve in 10 minuti con le turbine degli aerei… Siamo nel 2024, non puoi mandare in pista la MotoGP con la pista impolverata".
Difficile dargli torto, eppure alcuni piloti, per non dire la maggior parte, ha trovato utile scendere in pista per essere sicuri di avere condizioni ottimali nel pomeriggio. Questioni di punti di vista, certamente, ma quando si parla di sicurezza su aspetti così concreti forse Aleix non ha tutti i torti. Venendo all'aspetto sportivo c'è da dire che Espargaro ha continuato a lottare anche tra i cordoli, portando faticosamente la sua Aprilia solo in 14ma piazza a circa 8 decimi dalla pole, facendo segnare quindi un passo indietro rispetto al 7° posto nelle prequalifiche del Qatar.
Decisamente meglio è andata per il suo compagno di squadra: Maverick Vinales si conquista direttamente il Q1 di sabato grazie alla settima posizione dietro la Ducati di Marco Bezzecchi. Eppure, le cose non si erano messe per niente bene per Maverick, comparso nei box con mascherina quasi a evocare i fantasmi di un recente passato. Ma tranquilli, niente Covid: Vinales ha dovuto lottare con un attacco di gastroenterite che ha rischiato di metterlo fuori gioco. La mascherina, quindi, era per tutelare chi stava lavorando per lui ma, come ha dichiarato lui stesso: "Sono salito sulla moto a forza". Per fortuna il malessere non gli ha impedito di essere estremamente efficace in sella alla sua Aprilia: "Il bilancio è buono, mi sento malissimo ma dovevo salire in moto perché dovevamo provare qualche novità. Ora abbiamo ribilanciato la moto e funziona meglio. A Jerez so che sono state provate alcune novità, speriamo di migliorare". La sfida con KTM per togliere lo scettro a Ducati è ancora più accesa.