image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Pechino 2022, boicottaggi, mancanza di sicurezza, antipatie: grazie ad Arianna Fontana si sgretola la retorica del grande gruppo azzurro

  • di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

8 febbraio 2022

Pechino 2022, boicottaggi, mancanza di sicurezza, antipatie: grazie ad Arianna Fontana si sgretola la retorica del grande gruppo azzurro
Arianna Fontana ha vinto lunedì nello short track 500 metri la sua decima medaglia in cinque edizioni dei Giochi invernali: è lei il primo Oro a Pechino 2022. In sala stampa, però, l'atleta fa scendere il gelo dichiarando apertamente tutto ciò che non funziona nei rapporti con la Federazione e con il team Italia che l'avrebbe boicottata spingendola ad allenarsi altrove. Non è la prima a far scoppiare questa polemica sulla neve e, viene da immaginarselo, non sarà di certo l'ultima...

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

"Io e il mio allenatore ne abbiamo passate tante. C’erano persone che non ci volevano qui, non solo non ci hanno aiutato ma hanno provato a non farci venire trovando un modo per farci male. Ci sono stati atleti maschi che mi prendevano di mira, facendomi cadere e provando ad attaccarmi ogni volta che ne avevano l’occasione. Non era sicuro per me allenarmi con il team in Italia": Arianna Fontana ha vinto lunedì nello short track 500 metri la sua decima medaglia in cinque edizioni dei Giochi invernali, e il raccolto potrebbe non essere nemmeno finito qui. Più che il ghiaccio, però, in sala stampa al termine della gara è calato il gelo. Un attacco frontale alla federazione - «erano molto felici dopo l’oro di Pyeongchang, ma poi hanno cambiato idea, non so perché» - che non l’ha supportata nella scelta di affidarsi al marito coach Anthony Lobello e nei confronti della quale certe parole suonano quasi come l’accusa di un complotto. Sia come sia, Fontana ha trionfato, ha sventolato il tricolore italiano (non quello dell’Ungheria, dove si allena con un diverso gruppo di lavoro rispetto a quello azzurro) e, sebbene alla fine dell’Olimpiade la federazione si prenderà il merito globale dei successi, si è levata dai pattini un sassolino delle dimensioni di una pietra da curling.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Arianna Fontana (@aryfonta90)

Qualcosa non va. Nel candore di neve e ghiaccio gli atleti azzurri di punta spesso si detestano e nemmeno troppo cordialmente, non se le mandano a dire e, negli ultimi anni, hanno cominciato ad allenarsi decidendo ognuno per sé, a prescindere dai desiderata della Fisi, la Federazione italiana sport invernali. Fontana aveva un’idea particolare rispetto al modo migliore di prepararsi per Pechino, l’ha portata avanti da sola e, a medaglia ottenuta, ha rivendicato la propria scelta: V per vittoria e V per vendetta, perché le sue parole hanno fatto il giro del mondo restituendo un’immagine pessima di quanto le è accaduto dopo Pyeongchang.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Arianna Fontana (@aryfonta90)

Non è l’unica, la campionessa dello short track, a ballare da sola, a lavorare cioè con un gruppo proprio, una squadra a sé che si unisce al team federale solo quando è necessario: lo fa anche Federica Brignone, il cui allenatore è il fratello, situazione indigesta alla federazione ma imprescindibile per lei, e peraltro a ragione, considerando i risultati. Se a ciò si aggiunge l’inimicizia con Sofia Goggia, il quadro dei rapporti nella valanga rosa è completo. Amiche non sono e non saranno mai. In un’intervista al Messaggero, alcuni mesi fa, non ne fece mistero: "Siamo molte diverse, come caratteri e personalità abbiamo un rapporto di lavoro e basta. Il problema delle donne è che non si prendono a botte in pubblico per risolvere un problema come fanno gli uomini ma rimane sotto sotto, dietro le quinte". Viva la sincerità, e viene da dire che il carattere di Brignone, al di là delle questioni di genere, funzionerebbe bene nel Motomondiale, dove individualismi, rivalità mediatiche, invidie e gelosie si mostrano per come sono, evitando la retorica.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Federica Brignone (@federicabrignone)

Certo, negli sport invernali fa più specie e stride con l’immagine ovattata che viene offerta sotto l’aspetto estetico. Sono entrambe a Pechino anche Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, le due stelle del biathlon italiano, un altro esempio di rivalità sportiva acuita dall’irriducibilità caratteriale e dalle scelte dei tecnici federali che, secondo una delle parti (Vittozzi), avrebbe avvantaggiato l’altra (Wierer) nella corsa alla Coppa del Mondo 2019. La storia, del resto, riporta alle stilettate tra Stefania Belmondo e Manuela Di Centa: vinceva la prima e soffriva la seconda, vinceva la seconda e bruciava la prima. Lo sport d’élite molto spesso è questo e, se non altro, grazie a Fontana a Brignone a trionfare, finalmente, non è la retorica del grande gruppo.

More

Con il fascino di Stefania Constantini il curling è diventato trend topic in Italia

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

In attesa di tornare virologi

Con il fascino di Stefania Constantini il curling è diventato trend topic in Italia

Kristian Ghedina: “Ho preso il Covid ma alla fine mi sono vaccinato”. E sulla Goggia: “È forte come Marquez, ma deve imparare a controllarsi”

di Alberto Capra Alberto Capra

Sport & Attualità

Kristian Ghedina: “Ho preso il Covid ma alla fine mi sono vaccinato”. E sulla Goggia: “È forte come Marquez, ma deve imparare a controllarsi”

Tokyo 2020, perché l’Italia ha vinto così tanto? Quattro risposte e una provocazione inglese alla più bella domanda dell’estate

di Federico Vergari Federico Vergari

Olimpiadi

Tokyo 2020, perché l’Italia ha vinto così tanto? Quattro risposte e una provocazione inglese alla più bella domanda dell’estate

Tag

  • Olimpiadi
  • Olimpiadi Invernali
  • Polemica
  • Sport

Top Stories

  • Le tasse di Jannik Sinner a Montecarlo? Mario Giordano vuole la resa dei conti: “È già il re del mondo, diventi il principe dei contribuenti”

    di Redazione MOW

    Le tasse di Jannik Sinner a Montecarlo? Mario Giordano vuole la resa dei conti: “È già il re del mondo, diventi il principe dei contribuenti”
  • MA COME CAZ*O SIAMO FINITI AD AVERE BALDINI allenatore della Nazionale dopo Gattuso? Ringraziamo Buffon per l’Italia vietata ai minori, perché sarà tutto bellissimo (anche il calcio? Ma chissenefrega…)

    di Matteo Cassol

    MA COME CAZ*O SIAMO FINITI AD AVERE BALDINI allenatore della Nazionale dopo Gattuso? Ringraziamo Buffon per l’Italia vietata ai minori, perché sarà tutto bellissimo (anche il calcio? Ma chissenefrega…)
  • Ci voleva la brutta Balaton Park per scatenare una lite clamorosa tra Petrucci e Iannone. Danilo: "Non venga a scusarsi, ne ha stesi sei, mandandone due all'ospedale"

    di Tommaso Maresca

    Ci voleva la brutta Balaton Park per scatenare una lite clamorosa tra Petrucci e Iannone. Danilo: "Non venga a scusarsi, ne ha stesi sei, mandandone due all'ospedale"
  • Ma davvero con Martìn che resta in Aprilia e Acosta che ha messo in stand by VR46 e Ducati è già finito il mercato piloti della MotoGP? No, Honda ne ha pensata un’altra…

    di Emanuele Pieroni

    Ma davvero con Martìn che resta in Aprilia e Acosta che ha messo in stand by VR46 e Ducati è già finito il mercato piloti della MotoGP? No, Honda ne ha pensata un’altra…
  • La clemenza non è uguale per tutti: su Andrea Iannone, il Mercante di Venezia e una miserabile considerazione (che no, non riguarda solo il motorsport)

    di Emanuele Pieroni

    La clemenza non è uguale per tutti: su Andrea Iannone, il Mercante di Venezia e una miserabile considerazione (che no, non riguarda solo il motorsport)
  • Il sospetto di Carlo Pernat: “Un monumento silenzioso (che non vuole i grazie) dietro il nuovo abbraccio tra Jorge Martìn e Aprilia”

    di Emanuele Pieroni

    Il sospetto di Carlo Pernat: “Un monumento silenzioso (che non vuole i grazie) dietro il nuovo abbraccio tra Jorge Martìn e Aprilia”

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Vinales: "Dovrò diventare il Marquez dell'Aprilia", ma c'è chi lo deride

di Chiara Rainis

Vinales: "Dovrò diventare il Marquez dell'Aprilia", ma c'è chi lo deride
Next Next

Vinales: "Dovrò diventare il Marquez dell'Aprilia", ma c'è...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy