Servono i popcorn per gli opinionisti della MotoGP in diretta su Twitch: alle folli dichiarazioni di Chicho Lorenzo su Marc Marquez e Valentino Rossi, infatti, ha risposto Oscar Haro, ex braccio destro di Lucio Cecchinello ritiratosi dal paddock lo scorso anno. Haro ha esperienza, una buona pensione e zero diplomazia. A lui le dichiarazioni di Lorenzo senior non sono piaciute e non ha mancato di farlo sapere. “Ha postato un tweet in cui dice che organizzo feste e battesimi per la LCR ed è vero, ma ho fatto anche altro: caro Chicho, ti ho beccato a piangere tra i camion al Gran Premio di Francia perché nemmeno tuo figlio ti amava e il suo manager ti ha buttato fuori dai box. Ti ho beccato a piangere a dirotto e ti ho detto che tutto si sarebbe risolto. Mi sono preso cura di te, da buon consigliere. E tu mi critichi perché parlo bene di Marc Marquez”.
Già, perché il motivo della disputa sta tutto nel GP di Aragon, in quel primo giro memorabile da parte di Marc Marquez che, secondo l'ex Honda, ha fatto solo bene: "Questo sport non ha bisogno di haters. È lo sport più bello del mondo e ci si gioca la vita. E questo sport non ha bisogno di odio. Per questo dico che quello che ha fatto Márquez per me è incredibile. Visto che parlo bene di Marc, mi scrivono per dirmi di smetterla di difenderlo, che sembra che sia il mio fidanzato. Beh, la verità è che è stato criticato per aver fatto una manovra forte senza giocarsi nulla, ma lui si gioca la vita”.
Oscar Haro però non si ferma qui, attaccando un Pecco Bagnaia reo di soffrire troppo la pressione: “È un pilota un po' debole in questo senso. Entra in una partita difficile per lui, proprio come con Misano l'anno scorso, la stessa cosa è successa con Enea a Le Mans. Ha tre problemi: Gigi, il Mondiale e Bastianini. Deve concentrarsi sul titolo”. Poi scomoda anche Mick Doohan: “Quando Crivillé è arrivato secondo, Doohan è arrivato in conferenza stampa e gli ha detto che sì, era salito sul podio ma da secondo; e il secondo è il primo dei perdenti. Mick era un vincente anche in questo. I piloti di oggi sono molto deboli sotto questo aspetto”, ha continuato. Anche se l’ultimo a fare un discorso simile è stato Valentino Rossi nel 2015 e le cose, col senno di poi, non sono andate esattamente bene.
Infine, Haro spiega che i risultati di Motegi sono da imputare al fatto che i piloti di oggi non sanno guidare sul bagnato: “Mancano di maturità... L'unico che faceva fatica sull'acqua tra i migliori è stato Dani Pedrosa , che quando pioveva correva come un gatto, non gli piaceva. Ma tutti i piloti della storia, i migliori... ce l’hanno sempre fatta. Marc andrebbe forte anche sulla neve”.