La Formula 1 si appresta al suo terzo giro di boa con il prossimo Gran Premio che si correrà in Australia. A questo appuntamento il circus ci arriva con una situazione a dir poco attesa: Max Verstappen ha vinto due gare su due, e anche con un discreto vantaggio, mentre la Ferrari è riuscita, prima con Carlos Sainz Jr e poi con Charles Leclerc a guadagnare due terzi posti dietro ai piloti della Red Bull. Ma a fare il quadro della situazione ci pensa Flavio Briatore, uno che con il paddock ha avuto molto a che farci nella sua lunga carriera. Oggi l’imprenditore piemontese, dopo lo scandalo del caso Piquet nel 2009 quando era team principal di Renault, scandalo che gli costò la radiazione (poi annullata), ricopre il ruolo di brand ambassador della F1, ma di certo non ha abbandonato i suoi modi molto diretti. Da Verstappen alla Ferrari, dalla Mercedes a Lewis Hamilton e addirittura Michael Schumacher, il businessman di Verzuolo è intervenuto alla trasmissione radiofonica della Rai La politica nel pallone analizzando l’attualità, e il possibile futuro della F1. Riguardo a questa stagione non sembrano esserci speranze, visto che “quest’anno è ripreso il cammino della Red Bull dell’anno scorso […] il divario è enorme - ha sottolineato -, Max dà otto decimi a tutti […] c’è un dominio veramente incontrastato”. Per la Ferrari, invece, Briatore ammette che il bicchiere non è completamente vuoto, anche se la Rossa è “terza sì, ma con un divario enorme”. Ma l’inizio di stagione è stato sicuramente macchiato dal caso legato a Chris Horner (team manager Red Bull) che ha scosso le acque della scuderia campione del mondo, ma di certo non ha penalizzato Verstappen. A questo riguardo Briatore ha detto che “non credo che ci sia nessun tipo di scossone a livello tecnico e a livello di competitività […] non credo - continua - che tutte queste turbolenze possano influire sulla performance della macchina”. Ma il caso Horner potrebbe portare l’olandese classe ’97 lontano dalla Red Bull, e perché no, magari proprio in Mercedes per prendere il posto lasciato vacante da Hamilton?
A parlare di questa eventualità è lo stesso Briatore (ma non è che vuole agitare le acquee per un prossimo trasferimento del suo assistito Fernando Alonso?), che ha affermato che per il tre volte campione del mondo “l’altra possibilità potrebbe essere la Mercedes - anche se - la Mercedes in questo momento qui non avrebbe una macchina competitiva”. Arriva poi il fendente su Hamilton e la scuderia di Maranello, visto che “la Ferrari - dice Briatore - pensa che sia uno dei piloti più performanti - ma, continua - Hamilton naviga dalla sesta all’ottava posizione”. Non un grande inizio di stagione per il futuro pilota del Cavallino: “Piloti come Lewis - ha commentato Briatore - se la macchina non è competitiva ci mettono poco di loro”, e su questo punto ritorna anche il vecchio commento dello stesso imprenditore a poche ore dalla notizia del passaggio dell’inglese sette volte campione del mondo in casa Ferrari. In quell’occasione Briatore aveva detto che “puoi anche avere Batman al volante ma se la macchina non è competitiva non può fare la differenza il pilota”. Ma qui nessuno sembra riuscire fare la differenza con Max Verstappen che vince semplicemente tutto; tantomeno Leclerc, che secondo l’imprenditore è un pilota “sottovalutato”. Ma se ci fosse ancora Schumacher alla guida della Rossa? “Stessa roba, non cambierebbe niente”, il commento di Briatore.