Il passaggio definitivo di Lewis Hamilton alla Ferrari, che diventerà effettivo a partire dal 2025, ha spiazzato un po’ tutti. Tra la scuderia di Maranello e il campione inglese (sette mondiali vinti tra McLaren e Mercedes), infatti, per anni si sono susseguiti corteggiamenti che sembravano non dovessero mai sfociare in amore, ma poi... L’1 febbraio 2024 verrà ricordato per sempre, nel bene e nel male, da tutti i ferraristi. Finalmente Hamilton approda al Cavallino, ed ecco che sorgono i dubbi: ma non sarà troppo vecchio? Vuole imitare Schumacher? Viene per godersi “la pensione”? Tanti punti di domanda, e tanti commenti. Tutti, tra le personalità più vicine alla realtà del paddock agli estranei, in queste ore vogliono (o vengono richiesti di) mettere bocca sulla questione. Tra chi applaude all’operazione di Ferrari, che così saluta Carlos Sainz Jr. (nonostante le parole al miele di Lapo Elkann riportate da MOW), e chi invece la boccia completamente. Un esempio? Le prime opinioni contrarie sono state quelle di Flavio Briatore e Fiorello, senza alcuna pietà tra critiche all’auto della Rossa e all’età del pilota. Di visioni opposte, invece, Luca Cordero di Montezemolo secondo cui questa mossa “rappresenta anche un modo per accendere i riflettori sulla scuderia, che ne aveva bisogno”.
Il commento di mr. Billionaire (brand ambassador di Formula 1) è stato riportato da Sport Mediaset, e non lascia scampo a nessuna interpretazione: l’operazione Hamilton è da giudicare malamente. “Se condivido la scelta - ha chiesto Briatore -? Puoi anche avere Batman al volante ma se la macchina non è competitiva il pilota non può fare la differenza. È fondamentale metterla a punto. Se la Ferrari ha fatto questa scelta - ha continuato - vuol dire che è giusta per loro. Però ripeto, devi mettere in pista una macchina che dia al pilota la possibilità di vincere”. Comunque sia, l’imprenditore non è preoccupato dall’età di Lewis (39 anni): “L’età comunque non conta. In Formula 1 conta è il cronometro. Abbiamo visto cosa ha fatto Alonso l’anno scorso. [...] L’unica cosa che conta - ha concluso Briatore - sono i tempi sul giro, in gara, la consistenza e la capacità di messa a punto dell’auto”. Anche perché, ha detto poi al quotidiano Libero, “la Red Bull ora è davanti a tutte, e poi occorrono altri investimenti importanti nell'area tecnica”. Comunque sia, ha voluto rassicurare Briatore, “la Ferrari ha preso un grande nome e ha un parco-piloti di sicuro valore”. Ma se il businessman di Verzuolo si è scagliato contro l’auto e non contro Hamilton, Fiorello (che non è mai stato indulgente nei confronti della Ferrari, come spesso riportato da MOW) ha deciso di fare il contrario. Dalla rassegna stampa del suo programma mattutino Viva Rai2! ha detto che “lui (Hamilton, ndr) ha dichiarato: ‘Sì, mi piacerebbe arrivare in Ferrari, d’altronde ho già vinto abbastanza’. Come dire: ‘Ho già vinto, che me frega’”.
Menomale che c’è Montezemolo (il commento su Charles Leclerc riportato da MOW) che ha commentato: “Un colpo inaspettato e di grande effetto, spero possa essere utile non solo alla competitività della squadra - parole riportate da Sport Mediaset -. [..] Hamilton è un grande campione, vorrà fare di tutto per chiudere la sua carriera vincendo il mondiale, Leclerc alla ricerca del suo primo titolo, ci sarà da divertirsi”. Ma i dubbi sulla monoposto del Cavallino non mancano: “Ma con due numeri uno avere una macchina vincente sarà ancora più importante, è fondamentale se no questa scelta si rivelerebbe un grande rischio” ha terminato Montezemolo. E adesso non resta altro da fare che aspettare il 2025...