Dal deserto dell’Arabia Saudita arriva il commento di Lapo Elkann su questa Dakar appena terminata. A salire sul podio, per la sua quarta volta in carriera, è stato il sessantunenne Carlos Sainz Sr. Una notizia che non può far altro che scaldare i cuori dei ferraristi più sfegatati, e il pensiero, così, va anche a Sainz figlio, che per l’occasione ha lasciato la sua Ferrari e Maranello per raggiungere i festeggiamenti del papà. Ai microfoni dell’inviato Sky Sandro Donato Grosso, il rampollo della famiglia Agnelli-Elkann, fratello minore di quel chiacchieratissimo John Elkann a capo del Cavallino e Stellantis (e non solo), ha commentato le fasi finali della gara, ma ha anche ammesso la sua nuova passione per la Dakar, trasmessagli dalla moglie Joana Lemos (ex campionessa di rally) che “l’ha vinta anni fa”. E infine, ha parlato pure della Ferrari, della famiglia Sainz e del rammarico per Eugenio Amos, pilota italiano che ha concluso questa campagna saudita con uno spaventoso (ma non grave) incidente che ha distrutto la sua Toyota 227; e c’è anche tempo per (non) parlare di Juventus…
“Ma non viene voglia un po’ di farla la Dakar?” chiede Donato Grosso a Lapo. Certo un’ambizione un tantino ‘ardita’ ma comunque affascinante, tant’è che l’imprenditore risponde “amerei moltissimo”, ma allo stesso tempo ammette: “ma c’ho la moglie che è nettamente più brava di me in queste cose, d’altronde l’ha vinta anni fa”. In effetti, la portoghese Joana Lemos ha trionfato nel 1997, ed è conosciuta anche per essere la più giovane al mondo a concludere in auto la Parigi-Dakar Ladies Cup. Lapo, inoltre, dichiara di essere “più bravino sul circuito”, e poi conclude: “qua non durerei un giorno onestamente”. Comunque sia, per il nipote dell’Avvocato Agnelli la Dakar ha un fascino particolare, questo nato, dice Lapo, “da mia moglie, da Carlos Sr. e da amici che l’hanno fatto come amatori. E devo dire - aggiunge - che i loro racconti sono pazzeschi”. La piccola intervista vira poi sul campione di questa edizione e sul figlio Carlos Sainz Jr., “una famiglia incredibile - dice Elkann -, tale padre tale figlio. C’è un’unione familiare che è incredibile”. E l’auspicio di Lapo è che il figlio “diventi altrettanto bravo come il padre”. Ma gli elogi non sono finiti: “tutti e due sono delle grandi persone. Il padre è una leggenda, e mi auguro - continua Lapo - che il figlio lo diventi anche”. Sulla Juve un ‘no comment’. Lapo preferisce mandare un messaggio di affetto a Eugenio Amos, al quale “purtroppo oggi non gli è andata bene”. E conclude: “Il mio cuore italiano è un po’ dispiaciuto per lui”.