Una serata di gala con tutti i crismi quella organizzata in occasione Caschi d’Oro di Autosprint e Volanti Aci 2023 nella Sala delle Armi del Foro Italico a Roma. Tra gli ospiti, tutti importanti, non poteva che spuntare Flavio Briatore, ex team principal di Benetton prima e Renault poi, e attuale brand ambassador di Formula 1, fortemente voluto da Domenicali. L'imprenditore, dopo aver ricevuto il premio Casco d’Oro, ha concesso una piccola intervista alquanto informale durante la quale si è lasciato andare a commenti sulla scorsa stagione, su quella che verrà e soprattutto sulla Ferrari. Sulla Formula 1 dice che gli manca “zero” viverla dal paddock e della pista: “Dopo vent'anni – le parole di Briatore al microfono di Autosprint – dopo vent’anni basta. È come una moglie, no? Dopo vent’anni diventi... amico”. Comincia così il businessman di Verzuolo, che si dice “felicissimo di ricevere un riconoscimento così importante per me”. Le domande però iniziano a farsi sempre più mirate, ma Briatore non si tira mai indietro. Sulla Red Bull dice che “si è meritata il mondiale, Verstappen è un pilota straordinario, e se pensiamo che Perez ha la sua stessa macchina si vede la differenza di questo pilota (riferendosi al campione olandese)”. Poi la stoccata rivolta a Max, o meglio ai suoi rivali: “Purtroppo ha ammazzato il campionato del mondo perché dalla prima gara si capiva che avrebbe vinto"; e continua con un desiderio per la prossima stagione, dopo aver risposto con “assolutamente sì” alla domanda se la F1 così sia un po’ noiosa: “Spero che il prossimo anno ci sia un po’ di antagonismo. La gente ha bisogno di vedere chi si contende il titolo, non un dominio così forte”.
Si parla anche del suo vecchio pupillo Fernando Alonso, che è “come il vino, più invecchia e più migliora”, etichettato da Briatore con il titolo di “fenomeno”. E poi ecco il passaggio sulla Ferrari: “Il mondiale della Ferrari è stato in chiaroscuro - ha commentato l'imprenditore -. Ha avuto delle gare in cui era competitiva, ma è rimandata. Un cartellino giallo, speriamo che migliori”. Un'annata certamente non da incorniciare per il Cavallino di Maranello, rimasto fedele ancora una volta al suo motto “vinciamo il prossimo anno”, come sottolinea Briatore. “Vincere un mondiale è molto complicato. La Ferrari però deve essere almeno competitiva per giocarsi ogni podio, dovrebbe essere sempre lì”. Infine, tra Leclerc e Sainz non esprime alcuna preferenza, “mi piacciono tutti i piloti giovani”, e su Vasseur commenta: “Speriamo che un francese faccia vincere la Ferrari, come io da italiano ho fatto vincere i francesi”. Il prossimo anno, quindi, sarà (finalmente) quello buono?