A quanto pare il nuovo ristorante di Flavio Briatore in realtà non sarebbe proprio tutto di Briatore. Stiamo parlando di El Camineto storico locale di Cortina d’Ampezzo che solamente poche settimane fa era stato rivelato proprio dalla holding Majestas dell’imprenditore di Verzuolo. L’arrivo in città, o meglio in montagna, del businessman più chiacchierato d’Italia aveva suscitato reazioni contrastanti. Tra chi era entusiasta del nuovo corso di un ristorante tanto storico e chi, invece, si diceva preoccupato dei cambiamenti che interesseranno la cosiddetta Perla delle Dolomiti. Intanto, lo scorso sabato, il nuovo El Camineto ha finalmente esordito con ospiti di primissimo livello tra politici e volti noti dell’attualità italiana. Ma passano solamente un paio di giorni ed ecco che vengono svelati alcuni presunti segreti riguardo alla seconda vita del ristorante di Briatore. A spifferare tutto è Vittorio Malagutti sul quotidiano Domani, che rivela il sottosuolo di questo progetto ampezzano. Briatore in realtà non sarebbe il vero proprietario, e questa notizia già fa clamore. Per rilevare il ristorante di Cortina, infatti, sarebbe stata creata una nuova società, della quale il piemontese (attraverso Majestas) possiederebbe solamente il 25,5%. I veri protagonisti sono invece altri due imprenditori che si dividono la maggioranza, uno molto conosciuto (e legato a una politica italiana) l’altro meno noto (e legato invece a un oligarca russo molto chiacchierato). “Tutti insieme appassionatamente” recita un passo dell’articolo di Malagutti: “L’inventore del Billionaire, Flavio Briatore, in società con Dimitri Kunz, gestore di hotel incidentalmente anche compagno della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, e poi Andrey Toporov, imprenditore kazako di casa in Veneto”. Ecco svelati i nomi, ai quali si aggiunge poi quello di Diego Pepe, manager alberghiero, possessore del 5%. Domani, inoltre, ha parlato anche di un documento che porterebbe la data del 2 novembre. Si tratta del giorno in cui “nello studio di un notaio di Cortina si danno appuntamento Toporov, Kunz e Francesco Menegazzo, in rappresentanza di Majestas”. Viene sancita così la nuova società a responsabilità limitata chiamata proprio “El Camineto”, che ha per oggetto sociale la vendita, l’acquisto e la gestione di ristoranti, pizzerie, trattorie, caffè.
Il quotidiano offre anche un ritratto piuttosto completo dei due proprietari di maggioranza. Da una parte Dimitri Kunz D’Asburgo, nato a San Marino e compagno dell'attuale ministra del Turismo Daniela Santanchè, da tempo socia in affari di Briatore. A Kunz farebbe capo una quota del 14% controllata di persona e un’altra del 25,5% intestata alla Thor, una Srl fiorentina di cui è presidente. Più cupa invece l'immagine del kazako Toporov. Personaggio molto noto a Cortina d'Ampezzo, il kazako possiede già tre importanti hotel del luogo (Lajadira, Savoia e Ampezzo) e inoltre al momento sarebbe impegnato nella costruzione di un eliporto non lontano da dove sorgerà il villaggio olimpico nel prossimo 2026. Secondo Malagutti, a Toporov è riservata la proprietà dell’immobile con vista sulle Dolomiti. Ma chi è Toporov? Un nome che potrebbe apparire nuovo per molti, si tratta di un imprenditore che in questi ultimi anni ha operato molto a Cortina e in Veneto. Domani rivela anche il suo rapporto con un personaggio piuttosto discutibile, soprattutto in questo momento storico. Infatti, solamente un paio di anni fa il kazako è stato eletto presidente dell'azienda vinicola Monzio Compagnoni Srl, della quale fa parte anche Viktor Kharitonin, magnate naturalizzato russo, e oligarca diventato miliardario grazie a un’azienda farmaceutica. Un uomo visto di buon occhio dal Cremlino, tant'è che si è aggiudicato un posto nella lista nera del governo ucraino. Ritornando alla questione de El Camino; il ristorante ampezzano oggi sarebbe proprietà di Dimitri Kunz e Andrey Toporov, ma Briatore? Come sottolinea Malagutti nel suo articolo, l’imprenditore italiano non sembrerebbe altro che “un semplice azionista”.