Jorge Martìn s’è sottoposto a un nuovo esame medico all’Ospedale Dexeus nella giornata di oggi. Lo ha fatto sapere Aprilia, aggiungendo le dichiarazioni del dottor Xavier Mir, che lo ha operato, e quello del medico della MotoGP, Angel Charte. Quello che c’è da dire subito, però, è che il campione del mondo non sarà in sella alla sua Aprilia RS-GP con il numero 1 sul cupolino al Sachsenring. Le questioni contrattuali e le esternazioni del manager Albert Valera non c’entrano niente, c’entra, invece, la condizione fisica del pilota nonostante i buoni segnali di ritorno alla normalità evidenziati anche dopo la visita di oggi. Se ne riparlerà eventualmente per Brno e comunque solo dopo un test privato da fare nei giorni precedenti al week end di gara. Quello che è certo, per adesso, è che Martìn si sottoporrà a una ulteriore visita la prossima settimana per avere o meno l’ok definitivo per il ritorno in sella a una moto da corsa.

“Si osserva un buon progresso clinico – ha affermato il dottor Xavier Mir in merito allo scafoide infortunato dopo l’incidente del Qatar - La mobilità è praticamente completa per quanto riguarda l'arco di movimento dello scafoide. Consolidazione non al cento per cento, ma il processo è positivo nonostante la riparazione non sia completa”. Situazione da tenere ancora sotto controllo, quindi, per Martìn che, oltre ai problemi allo scafoide, fa ancora i conti anche con le fratture alle costole. “C’è – scrive il dottor Angel Charte – una significativa evoluzione dei focolai di frattura nella maggior parte delle lesioni costali sinistre. Nonostante la notevole evoluzione, alcune non sono complete al cento per cento. Evoluzione molto positiva, si ritiene che siano necessarie ancora due settimane per una guarigione completa”.

Fisioterapia, allenamento e attesa per Jorge Martìn, mentre sul fronte del mercato il suo manager, Albert Valera, continuerà a lavorare per capire se e come sarà possibile chiudere il contratto firmato con la casa di Noale prima della regolare scadenza di fine 2026. L’aria, come è noto, è tesa e neanche poco e adesso a mettersi in mezzo ci ha pensato anche Aleix Espargarò. E’ l’ex “capitano” di Aprilia, è un mentore per Jorge Martìn e, attualmente, è collaudatore proprio di quella Honda che vorrebbe mettersi in casa il giovane campione spagnolo. Una posizione, quella di Aleix Espargarò, che suggerirebbe diplomatico silenzio. Ma non ce l’ha fatta. E in sala stampa, a Assen, dopo aver provato per giorni a tenersi fuori dalla questione, ha detto la sua. “Trovo che sia una situazione molto triste per entrambe le parti – ha affermato – Posso capire entrambi, però se c'è una clausola che gli permette di andarsene e Jorge non vuole restare non riesco a comprendere la posizione di chi vuole trattenere un pilota che non vuole stare li. Credo che per entrambe le parti non sia facile gestire questa situazione, ma Jorge ha un manager brillante (lo stesso che ha anche Aleix) e per ora sarà difficile capire che cosa accadrà".
Di sicuro, visto quello che poi lo stesso Aleix Espargarò ha detto sulla Honda portata in pista a Assen, Jorge Martìn, se anche dovesse riuscire a salutare Aprilia, non troverà una situazione facile nel box di HRC. “Non mi spiego come facciano gli altri a guidare una moto con così tante vibrazioni – ha raccontato Aleix – Abbiamo ancora problemi sia per quanto riguarda le vibrazioni, appunto, ma anche per quanto riguarda il motore e l’aerodinamica. Alcune cose le stiamo già provando, altre le proveremo per migliorare questa moto, ma l’unica cosa che salvo di oggi è il punto preso da Somkiat Chantra. Per lui non è una situazione facile nell’anno di esordio in MotoGP con questa moto. All’ultimo giro l’ho fatto passare e poi ho visto che ha chiuso quindicesimo e che, quindi, aveva conquistato il suo primo punto in MotoGP”.
