L’uscita di scena di Suzuki già dal prossimo anno ha fatto impazzire ancora di più un mercato piloti che era già pazzo di suo, visto che gran parte dei contratti è in scadenza alla fine di questa stagione. Ormai si dice tutto e il contrario di tutto e allora, con l’aiuto di qualche gola profonda e pure di qualcuno che nel paddock ci vive davvero, abbiamo provato a mettere a posto le cose. Per carità, senza la pretesa di profetizzare gli scenari futuri, ma giusto per fare il punto box per box su cosa bolle in pentola in MotoGP
APRILIA: BANCO E STO!
Aleix Espargarò sarà accontentato e il suo ingaggio sarà equiparato a quello del suo compagno di squadra che, salvo colpi di scena, dovrebbe essere ancora Maverick Vinales. Non è escluso, però, che per mettere alla pari i compensi a Noale scelgano solo di far lievitare l’offerta per Espargarò. L’idea è quella di un incontro a metà strada, nel senso che i mancati di risultati di Maverick porteranno a una proposta: “resti con noi, ma con uno stipendio ritoccato al ribasso”. Altrimenti c’è già un discorso avviato con Alex Rins, che è un vecchio pallino di Massimo Rivola, ma che non considera al momento la moto italiana la prima delle opzioni da valutare. A Noale, tra l’altro, le moto in pista potrebbero diventare quattro già dalla prossima stagione, vito che Razlan Razali non intende rinnovare il contratto di fornitura delle moto con Yamaha. Una sella delle due RS-GP in più, se le cose dovessero andare così, sarebbe automaticamente dell’attuale collaudatore Lorenzo Savadori, mentre per l’altra c’è chi fa il nome di Celestino Vietti.
DUCATI: IL NODO E’ VALENTINO ROSSI
Il mercato di Ducati sarà solo interno. Paolo Ciabatti l’aveva detto qualche mese fa, lasciando intendere che tra i piloti della Rossa si sarebbe assistito a qualche passaggio tra i quattro team. Poi, però, Suzuki ha deciso di lasciare la MotoGP e ha innescato una serie di movimenti che adesso potrebbero coinvolgere anche quelli di Borgo Panigale. Anche perché Jack Miller è molto vicino a KTM e se l’australiano dovesse andare via finirebbe per esserci una sella libera. Di sicuro Enea Bastianini e Jorge Martin (ma pare anche Johann Zarco) avranno moto ufficiale e trattamento da ufficiali e uno dei due, se Miller andrà via, vestirà la tuta tutta rossa della squadra factory. C’è poi, il nodo Valentino Rossi, con la VR46 che, a quanto si dice, ha già un preaccordo per il 2024 con Yamaha per la fornitura delle moto e Ducati che, però, vorrebbe trattenere Marco Bezzecchi, a cui quindi potrebbe essere proposto di passare già dal 2023 sulla sella della moto che Bastianini o Martin lasceranno libera. In quel caso in VR46 arriverebbe direttamente Celestino Vietti, mentre, se le cose non dovessero andare così, Ducati sarebbe costretta a guardare nella vetrina delle offerte per un pilota da mettere in Pramac o nella Gresini Racing, con Miguel Oliveira che piace molto a Gigi Dall’Igna (ma che difficilmente accetterebbe una Desmosedici non ufficiale o comunque non uguale alle ufficiali).
HONDA: L’UNICA CERTEZZA E’ UN COGNOME
I Marquez non si toccano. E’ questa l’unica certezza in casa Honda, con il Team Repsol e quello di Lucio Cecchinello che stanno invece lavorando per sostituire il secondo pilota. Per quanto riguarda LCR, Taka Nakagami è destinato a lasciare definitivamente la MotoGP e al suo posto, per ragioni legate anche agli sponsor asiatici, dovrebbe arrivare Ai Ogura. Più complessa e articolata, invece, la situazione in seno al Team Repsol, visto che la scelta è ampia e non ci si può permettere di sbagliare. Il sogno era Fabio Quartararo, ma pare sia ormai sfumato, e Honda sta sondando il terreno sia con i due (ormai) ex piloti della Suzuki, Joan Mir (che è in pole position) e Alex Rins, sia con Miguel Oliveira. Oggi, però, il manager di Pol Espargarò ha dichiarato che il suo pilota potrebbe restare dove sta e non è escluso che nell’eventuale conferma dello spagnolo possa esserci proprio lo zampino di Marc Marquez, che – come tutti i campioni - non vedrebbe di buon occhio l’arrivo nel box di piloti troppo giovani (ma che hanno già vinto) e troppo affamati.
KTM: COME SATURNO CHE DIVORA I SUOI FIGLI
Quattro moto e tre piloti in partenza. E’ KTM il marchio più attivo sul mercato, con l’unico che può stare relativamente tranquillo che risponde al nome di Brad Binder. Il sudafricano, infatti, ha un contratto fino alla fine del 2023 e resterà in sella alla RC-16. Più difficile, invece, la posizione di Miguel Oliveira, perché se Jack Miller dovesse accettare l’offerta che KTM gli ha già fatto – lasciando quindi la Ducati – il portoghese si ritroverebbe automaticamente fuori dal team ufficiale, con Beirer che dovrebbe proporgli una retrocessione nella squadra satellite, pur con trattamento da ufficiale. Proprio da Tech3, invece, i due pilotini Raul Fernandez e Remy Gardner sembrano avere le ore contate e loro stessi ne sono più che consapevoli viste le recenti dichiarazioni. Uno, Fernandez, ha già diverse offerte per tornare in Moto2, mentre Gardner potrebbe guardare al mondiale Superbike per provare a rilanciare la sua carriera dopo il titolo vinto in Moto2 nel 2021. A quel punto si libererebbe una sella che, almeno nei sogni di qualcuno, potrebbe tornare ad essere di Pol Espargarò, visto che Pedro Acosta resterà un anno in più nella classe di mezzo a causa degli scarsi risultati che sta portando a casa.
YAMAHA: NON SI TOCCA NIENTE
In casa Yamaha l’unico nodo è quello relativo al rinnovo del contratto di Fabio Quartararo, con la fima che ormai sarebbe vicinissima. Nessun mercato da fare in entrata, quindi, visto che Franco Morbidelli ha il contratto anche per il 2023, e, casomai, un paio di uscite da giustificare. Per Andrea Dovizioso e Darryn Binder, infatti, il futuro sembra scritto, così come sembra scritto anche per il Team RNF, visto che Razlan Razali sta parlando ormai da settimane con Aprilia. Yamaha, dunque, dovrebbe avere due sole moto in pista nel 2023, per poi tronare a 4 nel 2024, quando si riunirà a Valentino Rossi e al suo Team VR46.