Jorge Martin ha un problema al braccio e rischia di finire nuovamente sotto i ferri. La solita sindrome compartimentale che è ormai la croce dei piloti, stando a quanto si dice, con il giovane spagnolo del Team Pramac che anche a Le Mans è finito sulla ghiaia proprio a causa di una mano che gli si era letteralmente atrofizzata. “Purtroppo è stato un weekend complicato – ha raccontato - ho un problema nervoso al braccio, che si è acutizzato durante il Warm Up di domenica. In gara le cose sono peggiorate, perché al terzo giro la mia mano è diventata insensibile e dal quinto giro non mi sentivo più in grado di agire sul freno. Oggi, durante la gara, non avevo sensibilità ed era impossibile guidare. Devo trovare una soluzione al nervo del braccio, perché ho la velocità! Penso di essere forte, ma dobbiamo trovare una soluzione”.
Una soluzione che potrebbe anche passare per un periodo di riposo o, peggio ancora, per un intervento chirurgico, con la presenza di Jorge Martin al Mugello, nell’ultimo fine settimana di maggio, che non è più così scontata. E’ chiaro che il pilota cercherà di esserci, anche perché ha una partita aperta con Enea Bastianini per conquistare la sella della Ducati ufficiale, ma l’infortunio potrebbe anche far scegliere la linea della prudenza assoluta, per evitare complicazioni che poi potrebbero anche compromettergli la carriera. In Ducati, è noto, quando manca uno dei piloti titolari, la prima scelta è sempre Michele Pirro, collaudatore e uomo tuttofare per quelli di Borgo Panigale. Ma Pirro al Mugello ci sarà già, tra l’altro con una moto che presenterà aggiornamenti che Dall’Igna e gli ingegneri di Borgo Panigale vogliono assolutamente testare in gara. Se Martin dovesse dare forfait bisognerà pensare a un altro nome.
E è da qui che ultimamente prende sempre più piede una suggestione: Danilo Petrucci. Il pilota di Terni è tornato ad essere un uomo Ducati dopo la parentesi con KTM in MotoGP e alla Dakar e, ora, guida il campionato AMA Superbike grazie a tre vittorie su quattro gare disputate in sella alla Panigale V4. Petrucci al Mugello ha già conquistato una vittoria in MotoGP con la Ducati, nel 2019, e il GP d’Italia rappresenterebbe lo scenario ideale, anche dal punto di vista del richiamo mediatico, per un suo eventuale ritorno in Classe Regina, fosse anche per sostituire una sola volta un pilota infortunato. Anche dal punto di vista dell’impegno in AMA Superbike, l’ipotesi Mugello per Petrucci non sarebbe improponibile, visto che il calendario del campionato americano lo vede impegnato nel prossimo fine settimana a Danville e poi il 3 giugno a Elkhart Lake.