Giò Di Pillo queste qualifiche al Mugello, per il GP d’Italia, le avrebbe definite infernali. Pecco Bagnaia parte davanti a tutti alla gara di casa, col numero uno sul cupolino e un casco che racconta le curve di questo circuito storico. Bello, rognoso, veloce. A fianco a lui Marc Marquez, secondo grazie ad un gran lavoro di strategia. Alex, che sarebbe partito terzo, è stato penalizzato (soltanto per la gara della domenica) e scatterà 6°. Belle sorprese: Luca Marini 3° domenica, perché gli è stato restituito un giro annullato in un primo momento, Jack Miller 4°. Brutte sorprese: Enea Bastianini 12°, complice una caduta al primo giro lanciato, e Maverick Vinales fuori dalla Q2. Apre la terza fila, invece, un Marco Bezzecchi che sulla carta avrebbe potuto essere più veloce e che forse è stato destabilizzato da un Marc Marquez determinato a prendere la sua scia.
Il momento chiave della qualifica è tutto nel video che trovate di seguito, ovvero l’istante in cui Bezzecchi e Marquez escono dalla pit lane per il secondo run mentre Bagnaia arriva (già lanciato) a qualcosa come 360 Km/h: Pecco stacca, cerca la corda, vede Marc Marquez e perde la pazienza, mandandolo a quel paese per buona parte del primo settore. L’altro fa finta di nulla e si accoda, conscio di aver trovato un nuovo traino forse addirittura migliore del primo.
Così, Bagnaia si ritrova con un giro soltanto e un’opzione sola: spingere. Andare forte, andare oltre. Andare così veloce da compensare la scia offerta a Marc Marquez per prendersi una pole position che reclama il suo nome. Perché quest'anno Pecco ha tutto da perdere e se la pole la fa lui è normale, un dovere, mentre se la fa Marc è un genio. Bagnaia chiude il suo giro, l'ultimo a disposizione, in 1’44.855: è il primo essere umano su di una moto a scendere sotto il minuto e quarantacinque al Mugello, è il nuovo record assoluto di tre decimi più veloce rispetto al precedente (di Fabio Quartararo nel 2021). Marc è secondo, ma tanto basta: il passo gara di Bagnaia è un’altra cosa ed entrambi sembrano saperlo. Chi pensa che Pecco si sia agitato troppo evidentemente non si è mai lanciato per una pole position in MotoGP e, allo stesso modo, chi crede che Marquez non dovrebbe prendere la scia non ha mai vinto una gara. La verità è che se Marc Marquez non avesse cercato la scia in quel momento Bagnaia un giro così non l’avrebbe fatto. Sarebbe andato forte, ma non così. In quell'ultimo giro ha frenato alla cieca, si è buttato giù alla disperata per la Casanova-Savelli, è uscito dalle arrabbiate digrignando i denti con il sangue che esce dagli occhi. Pecco per battere Marc Marquez ha dato tutto, poi ha aggiunto qualcosa in più. La regola è semplice: se vuoi diventare un fuoriclasse devi battere uno che lo è già, e in questa MotoGP l’unico è l'otto volte campione del mondo. Oggi il Mugello ci ha regalato il suo spettacolo migliore, chi ne cerca uno diverso - senza scie ed incazzature - si sta perdendo qualcosa.