Traffico, strade sbarrate, un temporale di moto: è il sabato mattina di un Mugello in piena rinascita quello che ci si para davanti al nostro arrivo in circuito. Mentre tribune e prato cominciano a riempirsi, i piloti mostrano caschi speciali preparandosi a quella che al netto di qualche possibile sorpresa (Brad Binder su tutti) potrebbe essere una questione tutta italiana. Il venerdì di libere l’ha portato a casa Pecco Bagnaia, che ha rifilato 63 millesimi di secondi a Marco Bezzecchi: “Quando siamo venuti ad allenarci qui con la Panigale mi ha dato paga, quindi dovevo dargliela indietro”, ha scherzato il campione del mondo. L’altro, di contro, viene da un momento d’oro e viaggia più leggero, forte della consapevolezza che il podio è fattibile ma non certo il minimo tra i risultati utili come per Pecco, che difficilmente accetterà una posizione diversa dalla prima. Bez ha un casco coi baffi, Pecco con qualche frase a raccontare il layout del circuito. Tra loro, un meteo che potrebbe sconvolgere le cose, qualche pilota pronto a mettersi in mezzo e, a sorpresa, un Valentino Rossi fresco di vittoria a Le Mans, planato sul Mugello per godersi lo spettacolo da vicino.
Marc Marquez dal canto suo è un po' più in difficoltà del solito, ma visto il terzo tempo di Alex Rins (!) il venerdì pomeriggio si tratta più di una questione personale: "Non mi sono mai sentito troppo a mio agio", ha raccontato in conferenza stampa. "Invece Alex ha cinque o sei piste in cui va fortissimo, tra cui questa. Vederlo così veloce è un bene per la Honda". Marquez ha anche spiegato che in piste in cui la velocità di percorrenza è così importante fa più fatica rispetto a ciurcuiti più tortuosi, motivo per cui è più facile aspettarselo veloce sul giro secco che nella distanza di gara. Con il meteo che promette uno scroscio di pioggia proprio durante la sprint race, un Pecco Bagnaia assediato dalla concorrenza e un numero così grande di piloti in grado di vincere, il Mugello ha di nuovo tutto quello che serve per regalarci una giornata storica.