È stato un anno nero per Carlo Pernat. Per come sono andate le cose ai suoi piloti (entrambi, comunque, vincenti nel 2023) e per una stagione che l’ha visto combattere con una brutta ernia tra un Gran Premio e l’altro. Eppure lui sorride ancora fuori dal box Ducati, fumando sigarette per schiarirsi i polmoni come farebbe Keith Richards. D'altronde le cose, nella domenica di Francesco Bagnaia, potevano andare diversamente sia per Pecco che per Enea, invece il 2024 della Ducati comincerà esattamente come il 2023: con Bagnaia campione del mondo e Bastianini determinato a rubargli il posto.
Allora Carlo, che anno è stato?
“Brutto. Il più brutto dei quarantaquattro anni di carriera che ho fatto. Di sfiga, soprattutto. Mai visto un affare di questo genere in vita mia. Ti dico anche una chicca, non la sa nessuno, magari Enea mi ammazza”.
Beh, potremmo rischiare…
“L’anno scorso, quando abbiamo fatto la gara in Thailandia, ci siamo fermati a Bangkok io, lui e Pigiamino (Alberto Giribuola, ex capotecnico di Enea Bastianini) e siamo andati a vedere i templi. Molto belli, dico la verità. Comunque c’era questa donna in un ufficio grande, importante, che leggeva le carte. Enea dice di volerlo fare. Beh, la sua sentenza ce l’ha ancora incorniciata: diceva che il 2023 sarebbe stato l’anno più brutto della sua vita, mentre il 2024 sarà bellissimo. Pensa, roba da matti. Ogni tanto ne parliamo, eh”.
Nonostante l’anno più brutto della sua vita sarà con il team ufficiale Ducati anche il prossimo anno. Ma è vero che se Jorge Martin avesse vinto il mondiale Enea avrebbe dovuto cedergli la moto?
“Parliamoci chiaro: il contratto di Enea era blindato in tutti i modi. Poi ad un certo punto la Ducati, per motivi che capisco anche, avrebbe potuto ritrovarsi con dei problemi con gli sponsor, per cui abbiamo cominciato una mezza trattativa nel caso in cui Jorge avesse vinto il mondiale. Però non ci eravamo messi d’accordo, quindi per me la situazione sarebbe rimasta invariata”.
Questo mondiale non l’ha perso Jorge, l’ha vinto Pecco. Sei d’accordo?
“Io penso che la chiave di questo mondiale non sia stata tanto la gomma del Qatar - che è importante eh - quanto piuttosto la caduta di Barcellona. Anche lì Bagnaia ha avuto un problema con la gomma: ha fatto un highside e gli è andata bene nonostante uno zero lì e altri punti persi nelle gare successive. La chiave della stagione è stata quella, perché se non fosse successa quella roba lì il mondiale sarebbe finito con tre gare d’anticipo: ragazzi, Pecco aveva 66 punti di vantaggio. Un altro momento fondamentale è stato quando Jorge Martin ha scelto la soft in Australia. E poi diciamoci la verità, qui a Valencia lui era un po’ troppo nervoso”.
La sensazione è che questo Gran Premio Pecco l’abbia vinto per metà il sabato, in qualifica.
“Lui ha fatto un signor campionato. Diciamo che per me ha vinto chi ha ragionato di più. Pecco è molto più riflessivo, ragionatore, sa come si lavora… è un campione, perché è il terzo pilota in MotoGP che vince due anni consecutivi. Quindi ragazzi, basta con questa cosa che non è un personaggio, un campione… lui lo è. Basta, punto”.
Una vittoria di Enea ce l’avevi promessa ed è arrivata in Malesia: sarà fondamentale per lavorare in ottica 2024?
“Ragazzi, il problema grosso è che lui ha saltato nove gare, non otto, perché con la caduta di Barcellona sono nove. Le prime cinque, che poi sono dieci con le sprint race… insomma, era secondo nella sprint quando è stato buttato giù da Marini. Potete immaginare che campionato avrebbe fatto altrimenti. Enea non ha avuto feeling con la moto nuova, difficilissima da mettere a posto, poi ha cambiato capotecnico… attenzione, dico anche di più: la rottura della scapola è una brutta cosa, lui non si è potuto allenare per tre mesi perché se ti rompi in allentamento poi non corri più. Bisogna pensare che avrebbero potuto esserci conseguenze anche peggiori”.
Alla Marc Marquez. A proposito, Enea l’anno prossimo sarà nel far west, tutti vorranno la sua moto.
“Eeeh, si. Ma attenzione, anche Marc Marquez è nel far west. E io se non ci saranno grosse sfortune vedo Enea in seria lotta per il mondiale il prossimo anno. E anzi, più avversari veloci ci saranno meglio è. Il prossimo campionato sarà tostissimo e a me che Marquez sia venuto in Ducati mi piace per lo spettacolo, se è a posto mentalmente e fisicamente ci divertiamo tutti. Sono convintissimo che il 2024, viste anche le carte della Thailandia, sarà un anno miracoloso. Se hanno funzionato quest’anno…Belìn, speriamo funzionino anche il prossimo”.