Carlos Sainz è salito sul podio con la Williams prima di Lewis Hamilton con la Ferrari. Già arrivare a un’affermazione del genere sembra assurdo, soprattutto viste le premesse del 2025. Carlos Sainz era stato costretto a lasciare Maranello per far spazio a Lewis Hamilton, il pilota più forte di questa generazione di Formula 1, che avrebbe dovuto concludere la sua carriera - o comunque gli ultimi anni di essa - vincendo anche con la rossa. Lo spagnolo, invece, si sarebbe ritrovato in una scuderia che di storia ne ha tantissima da raccontare, ma non recente: la Williams è sì, uno dei team che ha dimostrato più crescita negli ultimi dieci anni, ma allo stesso tempo produttrice di vetture al massimo da centro gruppo. Ciò che era certo a inizio stagione era che Carlos Sainz con la squadra britannica non avrebbe più potuto lottare per i podi, o addirittura per le vittorie.

Invece, finora Carlos Sainz batte senza competizione Lewis Hamilton. Il 2025 del sette volte campione del mondo non è stato semplice, anzi: Sir Lewis si è ritrovato a dover comprendere una vettura poco affine alle sue caratteristiche e già difficile da gestire, come dimostra anche l’approccio del suo compagno di squadra Charles Leclerc. Lo stesso processo di adattamento ha dovuto affrontarlo Carlos Sainz, che però ha già coronato il suo primo anno in Williams con un terzo posto ottenuto a Baku, in occasione del Gran Premio dell'Azerbaijan corso lo scorso weekend. Lo spagnolo è stato autore di un brillante fine settimana già dalle sessioni di prove libere, dimostrando di avere un buon feeling con la vettura che si era già dimostrata competitiva soprattutto con il suo compagno di squadra, Alexander Albon. La stagione di Sainz finora non era stata nemmeno così brillante, ma dopo il secondo miglior tempo ottenuto in qualifica e l’ottima condotta durante la gara, il pilota spagnolo, figlio d’arte, è riuscito a conquistare “il miglior podio della mia vita”.

Se analizziamo quindi le scelte di Fred Vasseur e dell’intera Scuderia Ferrari, possiamo leggere questo risultato come l’ennesima sconfitta della rossa in questa stagione. Non solo per le difficoltà con Charles Leclerc, competitivo ma mai supportato da una vettura all’altezza e colpevole di errori durante il weekend, e con la SF-25, una delle monoposto più complicate e deludenti della storia del Cavallino, ma anche per la decisione di aver lasciato andare uno dei piloti più competitivi in griglia per far posto a un altro che forse è ormai alla fine della sua carriera. Certo, non si può dire che Lewis Hamilton non sia un grande pilota, anzi: i sette titoli mondiali parlano da soli. Allo stesso tempo però, Carlos Sainz fin dai suoi primi momenti a Maranello è riuscito a essere competitivo e a portare sia soddisfazioni sia spunti utili alla Ferrari, a differenza del britannico. Fare questo tipo di previsioni è sicuramente difficile, ma dopo il risultato del Gran Premio dell'Azerbaijan viene spontaneo chiedersi se, con Carlos Sainz ancora al volante della rossa, il mondiale contro la McLaren si sarebbe potuto davvero giocare.
Secondo lo spagnolo, però, il paragone non deve esistere: “Quello che fanno gli altri non è affar mio, a essere onesto. Quello che mi importa è che alla prima opportunità che ho avuto per ottenere un podio con la Williams l’abbiamo colta e ci siamo riusciti”, ha spiegato Carlos Sainz durante la conferenza stampa dopo il Gran Premio. “Questo significa ancora di più, proprio perché un anno fa, quando ho puntato sulla Williams, ero convinto di stare investendo in un progetto in ascesa, e questa è la conferma. Mi sento molto a mio agio in questo ambiente di lavoro e con tutte le persone che mi stanno intorno”, ha continuato lo spagnolo. Alla fine, però, un po’ di paragone con Lewis Hamilton arriva: “Penso che tra tutti quelli che hanno cambiato squadra, io sia stato uno dei più competitivi sin dalla prima gara, anche se i risultati non lo hanno dimostrato. Alla fine i bei risultati sono arrivati. La vita mi ha insegnato che molte volte succede così: ci sono una serie di sfortune e di prestazioni negative, ma poi all’improvviso ti viene restituito qualcosa se continui a lavorare sodo”.

