“Mi chiedono di prevedere qualche svantaggio per Ducati, ma non se ne parla. Non possiamo penalizzare Ducati per essere stata innovativa e per aver studiato meglio i regolamenti, facendo comunque tutto nell'ambito della normativa vigente” – Lo ha detto Carmelo Ezpeleta, dopo la riunione con i costruttori della MotoGP che, a quanto pare, gli hanno chiesto per l’ennesima volta di frenare Ducati dopo aver dimostrato in pista di non essere in grado di tenere il passo di quelli di Borgo Panigale. A dirla così sembra che non si stia nemmeno parlando di sport e Carmelo Ezpeleta, che non è uno che si fa troppi problemi a sbattere le mani sul tavolo, ha dovuto alzare la voce secondo quanto riportato da motorsport.com e SpeedWeek. “Non intendo andare in Ducati e dire: 'Mi dispiace, siete troppo bravi e dobbiamo fermarvi'. In Formula1 una cosa così non se la sognano nemmeno: lì non fermano la Red Bull, così come La Mercedes non è stata sottoposta a restrizioni artificiali per anni”
La richiesta specifica, stando a quanto è dato sapere, sarebbe stata avanzata in particolare da KTM e Aprilia, che avrebbero chiesto di ridurre le possibilità di test per Ducati visto che la casa di Borgo Panigale può già contare su una mole imponente di dati raccolti con ben otto moto in pista in ogni fine settimana di gran premio. Inoltre avrebbero chiesto di ridurre, solo per Ducati, il numero di pneumatici a disposizione da 170 a 140, costringendo i piloti di Borgo Panigale a fare molti più chilometri con gomme usate rispetto a tutti gli altri. Sarebbe, però, a tutti gli effetti una sorta di punizione per colpe che Ducati oggettivamente non ha e che, anzi, sono veri e propri meriti. Ezpeleta lo ha detto quindi senza mezzi termini, ammettendo, comunque,che qualcosa cambierà già dal prossimo anno per consentire un maggiore livellamento e un migliore equilibrio tra i costruttori. Sembra, tra l’altro, che Dorna si sia presentata in Malesia con una bozza di nuovo regolamento per le concessioni e che i costruttori dovranno dire sì o no, o proporre eventuali modifiche, entro e non oltre il fine settimana di Valencia, quando saranno ratificate le decisioni definitive.
Nella bozza di Dorna il criterio proposto è quello del punteggio accumulato in stagione: se si sta sotto una determinata soglia si può accedere o meno ad una serie di aiuti. Come, ad esempio, poter contare su un numero maggiore di pneumatici per i test team o la possibilità di utilizzare più motori. In questa fattispecie, però Honda e Yamaha chiedono di poter vedere sbloccata anche la possibilità di lavorare allo sviluppo dei propulsori a stagione in corso e non si accontenterebbero di avere solo più unità a disposizione. Le nuove concessioni previste per il 2024 dovrebbero consentire inoltre alle fabbriche meno competitive di effettuare fino a sei wildcard durante un campionato. Nel caso della Ducati, però, la situazione sarebbe opposta, e la nuova bozza potrebbe significare nessuna possibilità di wildcard per Ducati, viste le otto Desmosedici già in pista.
Della bozza di Dorna i costruttori stanno decidendo proprio in queste ore e anche in Qatar i rappresentanti dei vari marchi torneranno a sedersi intorno a un tavolo per strutturare una proposta condivisa da sottoporre a Dorna con tutte le eventuali modifiche. Se non riusciranno a trovare un accordo dovranno, invece, accettare quanto già stabilito da Dorna, con Carmelo Ezpeleta che, ancora una volta, è stato chiarissimo: “La decisione finale è di Dorna e solo di Dorna, ma è chiaro che siamo aperti a ascoltare per arrivare a qualcosa che si approvato da tutti”. Praticamente un modo gentile per far sapere a tutti che o si collabora o ci sarà chi deciderà per tutti e senza ulteriori possibilità di discussione.