Marc Marquez correrà gratis per il Team Gresini. Lo hanno detto in tanti, ma – consentiteci di fare i caz*oni – non noi di MOW che, invece, abbiamo sempre sostenuto che l’intera operazione Marc Marquez sia stata in qualche modo guidata (o quantomeno garantita sul piano economico) da un grosso sponsor. Era chiaro già quando si parlava della possibilità di un terzo team KTM in MotoGP – che avrebbe proprio preso il nome di RedBull esattamente come in Formula1 – e era rimasto abbastanza scontato anche quando le cose hanno preso una piega differente.
L’otto volte campione del mondo, poi, l’ha anche detto: “Non correrò gratis per il Team Gresini. Il denaro in questo momento non è la priorità, ho già guadagnato abbastanza in carriera, ma questo non significa che non avrò un compenso”. Insomma, Marc Marquez ha ammesso che le cifre che si metterà in tasca nel 2024 saranno ben distanti dai 12,5 milioni di Euro a stagione fin qui guadagnati, ma ha ribadito anche che avrà un introito garantito. Chi lo garantirà oltre allo stesso Team Gresini? Ora la risposta arriva direttamente dalla Spagna: ci penserà RedBull. Il colosso delle bevande energetiche, infatti, sarebbe pronto a lasciare definitivamente Honda per sposare in toto la nuova avventura dell’otto volte campione del mondo, restando legata solo a KTM per quanto riguarda la sponsorizzazione diretta di un marchio. Un primo passo verso la concreta costituzione di una squadra in stile Formula1 che porterà non il nome di una qualche fabbrica storica, ma della stessa bevanda energetica? E’ più che possibile. Anche se per adesso Carmelo Ezpeleta non vuole neanche sentirne parlare.
Al di là di balzi troppo in avanti nel futuro, quindi, per ora bisogna stare ai soli fatti concreti. O quanto meno alle ipotesi attuali. Come, appunto, la notizia che il mega adesivo sul sottocarena della Honda RC213V di RedBull finirà appiccicato, l’anno prossimo, sulla carena della Ducati Desmosedici di Marc e Alex Marquez. L’ennesimo colpaccio di Nadia Padovani e gli altri della famiglia Gresini, che hanno pure la capacità di far sembrare normali e passare quasi in sordina operazioni per cui chiunque altro si sarebbe vantato da qui al prossimo mezzo secolo. Concretezza e semplicità. Ma pure consapevolezza e consistenza.
Esattamente ciò che in questo momento – anche se fa impressione il solo dirlo – sta mancando a Honda, che invece sembra sempre più in confusione. Perso Marc Marquez, Puig e gli altri di HRC si sono messi alla ricerca di un pilota e a quanto si dice hanno contattato chiunque. Ma chiunque davvero. E quando sembrava che ne avessero trovato uno disposto pure a stare alle loro condizioni (un solo anno di contratto), Fabio Di Giannantonio, c ‘hanno ripensato quando avevano tutti già la penna in mano per la firma definitiva. Ora il nome che si fa è quello di Luca Marini, ma anche qui c’è da andarci piano con le certezze, perché tutto potrebbe succedere ancora e perché lo stesso Marini potrebbe volerci pensare ancora molto bene, visti gli oggettivi rischi che comporterebbe lo scendere da una Ducati per salire su una Honda. Tra l’altro una Honda che potrebbe restare adesso anche senza sponsor, visto che la stessa Repsol ha già ridotto in passato la cifra garantita e visto che – almeno stando a quanto si dice dalla spagna – il colosso dell’energia avrebbe già stabilito di uscire di scena alla fine del 2025 se HRC non sarà nel frattempo tornata sul tetto del mondo. Una scelta, questa, che a quanto pare RedBull ha già fatto, facendo valere una clausola del contratto di sponsorizzazione secondo cui una separazione tra Marc Marquez e Honda avrebbe comportato anche l’interruzione della collaborazione garantita dal colosso delle bevande energetiche. “La Red Bull – si legge sul sito spagnolo Motosan - ha ufficialmente informato la Honda che intende rendere effettiva la clausola che permetteva loro di sbarazzarsi della sponsorizzazione della squadra nella stagione 2024 e che, secondo quanto stabilito nella stessa clausola, non avrebbero potuto sponsorizzare nessun altro marchio in questo tipo di mercato fino al 2025”.