Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, è l’uomo che ha reso possibile il motomondiale 2020. Nonostante gare doppie, investimenti a perdere e ricavi decisamente inferiori rispetto ad un’annata normale, la MotoGP è riuscita a dare spettacolo. In molti, tra piloti ed addetti ai lavori, hanno voluto ringraziare personalmente l'organizzatore per quanto fatto. Nel frattempo Ezpeleta, assieme al suo entourage, sta lavorando alla stagione 2021, che dovrebbe iniziare (come da tradizione) il 28 marzo in Qatar. In un’intervista a Motorionline, il CEO di Dorna ha offerto la sua visione dall’addio di Andrea Dovizioso all’assenza di Marc Marquez, senza dimenticare la vicenda Iannone ed il futuro di Rossi. Qui riportiamo i passaggi più interessanti.
Interrogato sulla situazione del Covid-19 in relazione al motomondiale, Ezpeleta ha fatto sapere che “Non sappiamo se avremo o no spettatori, ma siamo preparati ad utilizzare lo stesso protocollo del 2020, migliorato sotto alcuni aspetti visto l’esperienza avuta”.
La ‘bolla’ di Dorna, spesso criticata dalla stampa di settore, ha in effetti permesso di ridurre al minimo i contagi. In alcuni casi però, come ad esempio per Tony Arbolino (tenuto fuori da Aragon 1 per via di un contagiato sul suo stesso aereo) ha giocato un ruolo decisivo nell’assegnazione del titolo. Poi Ezpeleta ricorda che ad oggi il calendario provvisorio per il 2021 non prevede doppie gare, ma non è escluso che vengano aggiunte se le cose dovessero andare per il verso sbagliato.
Quando gli è stato chiesto un punto di vista sull'infortunio di Marc Marquez, Carmelo Ezpeleta ha dichiarato che: “Marc Marquez è caduto a Jerez rischiando come ha sempre fatto dall’inizio della sua carriera. Molto volte è stato fortunato, ma era già stato sfortunato quando correva nella Moto2. Lui è un personaggio incredibile ed ha una passione grandissima per il suo lavoro. È stato sfortunato a Jerez, ma il mondiale ha comunque valore. Ricordo ad esempio il 1999, nessuno ha mai pensato che il Campionato fosse meno importante perchè Doohan cadde. Ovviamente con un contendente al titolo come Marquez le cose sarebbero state diverse, ma il Campionato si fa con quelli che vanno in pista. Per me il discorso che il titolo abbia meno valore perché si corrono ad esempio 15 gare e non 18 non è giusto, all’inizio quando noi abbiamo cominciato si correvano 12/13 gare ed era un mondiale assolutamente valido. Il Campionato del 2020 è stato bellissimo e battagliato, sicuramente lo sarebbe stato di più con Marquez, ma questo non cambia le cose”.
Poi chiarisce che il rientro di Andrea Dovizioso in Honda con la terza moto non è un’opzione percorribile: “Non sarà possibile schierare più di due moto per lo stesso Team. HRC ha due iscrizioni per il Team Repsol Honda e due per il Team Lucio Cecchinello. Non ci sarà nessuna possibilità di fare deroghe. Ovviamente non avere Andrea è una perdita. A parte quest’anno, nei precedenti è stato per tre volte vice-campione del mondo. Al momento non ha trovato nessun accordo, ma penso come lui ha anche detto che potrebbe essere un anno sabbatico. Non so se tornerà quest’anno oppure il prossimo, ma non lo considero un pilota ritirato. Lui non ha parlato di ritiro ma di anno sabbatico”.
Sul caso di doping di Andrea Iannone invece, Ezpeleta racconta di essersi opposto alla sentenza, ma naturalmente non c’è nulla che si possa fare oggi per cambiare quanto accaduto. Al limite si potrà lavorare per il futuro: “Personalmente non sono contento perchè penso che Andrea, per quanto lui mi ha detto e per come abbiamo parlato, non ha preso nulla. La realtà è che adesso ci sono queste regole, posso essere o non essere d’accordo con questo regolamento FIM ma queste sono al momento le regole. Ovviamente ho parlato con la FIM e ho dato la mia opinione. A me non è piaciuto quello che è successo con Andrea e penso che questo sia un tema che vada discusso per il futuro.”
Infine, Don Carmelo valuta la possibilità che Valentino Rossi decida di fare da Team Manager ad un team marchiato VR46, forse addirittura a partire dal 2022. Lo spagnolo è rimasto sul vago, ma ha comunque dato qualche indicazione: “Non so quale sarà il futuro, so che nel 2021 il Team Esponsorama avrà una parte sponsorizzata da VR46 e l’altra per far correre un altro pilota. Quello che accadrà dopo si deciderà ad inizio 2021. Sarà importante continuare ad avere Valentino nel paddock, qualunque sia il suo ruolo”.