Nella scelta del secondo pilota da affiancare a Francesco Bagnaia per il 2025 Ducati può fare la propria scelta basandosi su un’infinità di parametri. Magari vuoi dare una chance a Jorge Martín, che la moto se la merita di sicuro e che altrimenti se ne andrebbe. Oppure, seguendo l’adagio ‘squadra che vince non si cambia’, tenere Enea Bastianini per un altro po’, perché in fondo non ha avuto modo di dimostrare la sua velocità e a conti fatti si trova a due punti appena da Bagnaia in classifica. Di certo, questa sarebbe la scelta più apprezzata dal compagno di squadra.
Poi c’è Marc Marquez, quello che porta 84 buoni motivi con sé per farsi mettere sotto contratto. Se corri in MotoGP per vendere le moto, probabilmente lui è la scelta più conveniente. Verranno considerati i risultati sportivi passati e le aspettative future, il valore economico dell’operazione e il coinvolgimento degli sponsor, perché è facile pensare che anche chi foraggia il team ufficiale avrà una qualche voce in capitolo.
Comunque vada, quando Gigi Dall’Igna prenderà il telefono rosso dalla sua scrivania sarà un successo per Ducati. L’unica cosa che proprio non deve succedere è che si lasci andare via il pilota sbagliato, ovvero il prossimo campione del mondo in MotoGP. Perché se dovesse essere Pecco Bagnaia non sarebbe un problema, con Enea Bastianini neanche: ha vinto il pilota, ma anche la squadra.
Cosa succederebbe però se Ducati mettesse sotto contratto Jorge Martín e Marc Marquez vincesse il titolo? Tra i due ci sono 40 punti, è assolutamente possibile. Per ovviare a questo problema si potrebbe aspettare almeno fino a metà stagione, diciamo a Silverstone, quando i valori in pista saranno in parte stabilizzati e la scelta si potrebbe prendere con qualche rischio in meno. È un classico: lasci andare Jorge Lorenzo (proprio prima del GP d’Italia al Mugello, per altro) e lui ti vince a ripetizione dopo due anni di agonia.
Sta di fatto che Ducati vuole prendere la sua scelta il prima possibile in modo da dare ai piloti che verranno scartati più possibilità di contrattare con altre squadre. Quello che vorremmo, se fossimo al posto della squadra ufficiale, sarebbe avere il campione del mondo tra i piloti 2024 o, se proprio non è possibile, averlo almeno nel 2025. Invece si rischia che lo vinca Jorge Martín con una Ducati privata prima di andarsene col suo numero uno in KTM. Oppure che lo vinca Marc Marquez con una moto vecchia di un anno per poi restare in un team satellite. Che sarebbe difficile da spiegare agli investitori, ai tifosi e pure ai vicini di casa, chiunque essi siano.
Così, sulla falsariga di quello che sarebbe potuto succedere a fine 2023, una soluzione l’abbiamo pensata, ovvero promettere il team ufficiale a Jorge Martín con una clausola: se il mondiale lo vincesse Marc Marquez, la moto passerebbe a lui. Martín accetterebbe, di fiducia in sé stesso ne ha da spargere per terra. Se le cose dovessero andare completamente fuori controllo, Ducati potrebbe comunque fare come previsto a Valencia lo scorso anno, quando Enea Bastianini aveva rischiato di passare nel Team Pramac per lasciare il suo posto nella squadra ufficiale a Martín. È chiaro che per fare una cosa simile bisogna pensarci prima, ovvero mettere entrambi i piloti (Marquez e Martín) sotto contratto con Ducati e con tutte le clausole della situazione. Ecco che, almeno, il mondiale continuerebbe a parlare Bolognese.