“Avrò un bel da fare per le prossime due settimane”, ha detto con un sorriso Gigi Dall’Igna dopo il GP di Francia a Le Mans. Il punto è che Ducati deve scegliere il pilota da schierare a fianco di Pecco Bagnaia nel 2025 e vuole farlo in fretta, principalmente per dare un’alternativa a chi quella moto non potrà guidarla. Così l’annuncio arriverà al Mugello, motivo per cui la decisione potrebbe essere presa addirittura prima di Barcellona. I punti e la logica dicono Jorge Martín, il clima nel box dice Enea Bastianini. Qualcosa, però, dice Marc Marquez. Ed è la fama dello spagnolo, la sua storia personale e l’attenzione mediatica che si porta dietro. Lui dice che una moto ufficiale è abbastanza, il colore non è importante. Martín, al contrario, minaccia di andarsene nel caso in cui Ducati dovesse preferirgli qualcun altro. Ha pure ragione Jorge, dopo le ultime due stagioni è rimasto ancora poco da dimostrare.
Mentre a Borgo Panigale lavorano per fare meno danni possibili, la gente sta col fiato sospeso in attesa di una risposta. E, perché no, ne pensa una, vestendo i panni del Direttore Generale di Ducati Corse per quindici minuti. Max Temporali, tra tanti, la racconta così: “Penso a Dall’Igna e alla scelta del pilota per il 2025: perché non Marquez? Nella mia ignoranza manageriale è scontato”, si legge sulla sua pagina Facebook. “Cos’ha in meno di Martin e Bastianini? Sarebbe il pilota perfetto da affiancare a Bagnaia. Vedrei meglio Bastianini altrove, perché il suo valore possa emergere in modo netto. Mettere Martin con Bagnaia… mah, sarebbero due galli in un pollaio, con lo spagnolo che tendo a vederlo come un flipper. Ci facciamo tradire dagli 8 mondiali di Marc, che ce lo fanno sembrare vecchio, ma ha solo 4 anni in più di Enea e cinque di Jorge. Uno come lui è meglio averlo in casa che contro. Il nostro è uno sport che muove certe dinamiche anche di pancia, uno come Gigi punta sui numeri uno e la carta da giocare, nella mia inconsapevolezza, è chiara. Inoltre credo che avere Marquez in squadra sia tutto sommato facile, i ruoli tendono a essere definiti. Ci sarebbe rispetto reciproco tra lui e Bagnaia, perché i pesi sono distinti. Marquez muove i grandi ingranaggi della MotoGP, è una macchina di marketing e comunicazione che fa gola anche a chi non è suo tifoso… Stimola un pubblico ampio, con antipatie e simpatie. Se nel 2025 la coppia Ducati fosse formata da questi due piloti, da una parte il team avrebbe la garanzia dei risultati con Pecco, numero uno al mondo, che però non muove le folle quanto lo spagnolo, e dall’altra ci sarebbe appunto una “bomba”. Sai che rumore farebbero insieme? Anzi, la crescita di Pecco come personaggio sarebbe aiutata proprio da un compagno come Marc. E poi, se ci pensate, da Ducati sono passati tutti i campioni, con più o meno fortuna: Stoner, Rossi, Lorenzo... Credo che avere Marquez sia anche una questione di orgoglio per la storia del brand, voi che dite?”.
Il punto è che si può parlare di sponsor, di prestigio, di età, di risultati, di avversari, di umanità, di squadra e di chissà quante altre cose tutte giuste. A fare la differenza sarà il peso che Claudio Domenicali, Gigi Dall’Igna e Mauro Grassilli vorranno dare a ognuno di questi valori. Da lì, decidere sarà un po’ più facile per tutti.