Chi ha riscontato problemi è concorde nel dire che la prestazione non è stata compromessa dalle scelte strategiche ma piuttosto dal calo della qualità del loro pneumatico. I casi che hanno fatto particolarmente discutere sono stati quelli di Joan Mir e Pecco Bagnaia che hanno perso grip al posteriore ma anche piloti come Marquez e Rossi si sono espressi a riguardo sottolineando che ci fosse qualcosa che non andasse.
A seguito di quanto accaduto sono state aperte delle indagini di cui Piero Taramasso, responsabile della Michelin in MotoGP, ha parlato a Motorsport, ammettendo che in gara ci sia stata un'usura più veloce del previsto, trasformatasi per alcuni piloti in un vero crollo delle performance: "Non mi piace parlare a caldo, perché è una cosa che spesso ti porta fuori strada. Ora è solo un giorno che siamo rientrati alla base, ma in generale abbiamo notato un valore di usura più elevato alla domenica rispetto al resto del weekend, sia per gli pneumatici anteriori che per quelli posteriori. Ed è questo che ha provocato il calo delle performance delle gomme. Noi lo avevamo stimato a partire dal decimo giro e in effetti è arrivato molto prima, perché certi piloti lo hanno accusato dopo cinque o sei giri".
H poi continuato soffermandosi sulla pista inglese "Silverstone è un circuito che sollecita parecchio le gomme e la costanza di rendimento è sempre stata una delle difficoltà da affrontare su quel circuito. Erano due anni che non andavamo su questa pista e ci siamo tornati con la nuova carcassa introdotta l'anno scorso, che non avevamo ancora avuto modo di provare lì. Questa usura, che in certi casi è stata anche un po' irregolare, l'abbiamo riscontrata con certi piloti e con altri no. Non è legata al tipo di moto, perché i sei costruttori erano tutti presenti nelle prime sei posizioni".
Insomma, Taramasso ha sottolineato come l’azienda debba migliorare nel prevedere possibili sviluppi ed imprevisti futuri nel corso della gara stessa.
Sul fatto che vi siano stati possibili favoritismi verso alcuni piloti o una riduzione del budget messo a disposizione da Michelin ha invece chiarito dicendo: "Quando succedono queste cose si scatenano sempre tante fantasie nel paddock, tipo quella che a Quartararo queste cose non succedono mai perché è francese, e le sue gomme vanno sempre bene. Ma è impossibile favorire un pilota o sfavorirne un altro, perché da diverse stagioni c'è una sorta di lotteria e le gomme vengono attribuite in maniera casuale ai piloti".
L’azienda continuerà ad indagare per poter spiegare in maniera esaustiva cosa sia successo.