Una vita nel motomondiale quella di Lucio Cecchinello, prima come pilota nelle piccole cilindrate e poi alla guida del team che porta il suo nome. È lui, ad oggi, l’italiano più vicino alla Honda (e di conseguenza a Marc Marquez) di tutto il paddock: ha sotto contratto suo fratello Alex, può vedere la telemetria di Marc e, soprattutto, conosce l’oggetto del mistero degli ultimi test di Sepang e Mandalika, quella Honda RC-213V che a detta dei suoi piloti è stata completamente rivoluzionata. In un’intervista ai colleghi di Corsedimoto, Cecchinello spiega la moto è davvero la grande novità di cui si parla: “È una RC-V profondamente rivisitata - ha spiegato Lucio - Gli ingegneri HRC hanno fatto un ottimo lavoro. Sembra che sia piaciuta a tutti i piloti della Honda. Pol Espargarò è andato molto forte, nel secondo dei tre giorni Marc Marquez è andato vicino al migliore. Anche noi con Alex e Nakagami abbiamo avuto impressioni positive. E’ una moto parecchio diversa, i piloti dicono sia una moto più guidabile, il motore ha migliorato la prestazione e anche a livello aerodinamico è stato fatto un passo avanti con le appendici frontali”.
Se la moto è proprio come è stata raccontata dai piloti non si può dire lo stesso di Marc Marquez, sempre molto cauto nelle sue dichiarazioni. Per Lucio Cecchinello lo spagnolo si è nascosto durante i test e la sua condizione fisica è tutt’altro che critica: “Ho visto Marc in t-shirt nei box dopo la sessione di allenamento, si sono intrattenuti nel box e ho visto che la muscolatura, lo stato fisico si è ripreso al 100%. Invece ci vorrà un po’ affinché si riprenda dopo aver saltato le ultime gare, ma questo è normale. Quando un pilota non sale su una MotoGP per tre mesi è normale ci voglia un po’ di tempo. Succedeva a me in 125, figuriamoci a loro! Comunque Marc Marquez ha un profilo sempre molto basso. A vedere i test invernali Quartararo è in ottima forma e Marc sarà il Marc di sempre, ha qualcosa in più, inutile nasconderlo. La lotta per il campionato secondo me sarà circoscritta tra Marquez e Quartararo. Poi vedo un numero importante di piloti che saranno in grado di giocarsi il terzo posto del Mondiale. Fra questi tutti i ducatisti… Bagnaia, Bastianini, Marini, Miller… Le Suzuki non sono tanto distanti. E noi ci auguriamo di fare un passo in avanti, ci mancano ancora tre o quattro decimi di secondo per lottare per il podio”.
Non manca poi un’opinione sul nuovo abbassatore Ducati per l'anteriore, che Cecchinello spiega chiaramente sia in termini tecnici che, possiamo dire, politici: “Inutile girarci intorno: Ducati è il costruttore che negli ultimi anni ha portato più novità nel mondo della MotoGP. Sono riusciti ad interpretare il regolamento tecnico che prevedeva il divieto di attuatori idraulici. In effetti è un attuatore idraulico comandato meccanicamente con un cavo. Sono riusciti a fare un assetto dragster in uscita di curva e anche in partenza. Quindi penso che sono stati molto bravi e le altre case hanno dovuto solo copiare il sistema. Tutto questo implica più complessità a livello tecnico, a livello di guida e un ulteriore fattore di stress per i piloti. E’ normale che se i piloti potessero farne a meno ne farebbero a meno. Al momento attuale è un dispositivo che migliora tanto le possibilità di abbassare il baricentro della moto, fa intervenire meno l’elettronica e di conseguenza può utilizzare più coppia in uscita di curva, quindi più accelerazione. Io passerei la palla ai piloti, non agli ingegneri delle case costruttrici perché non si metteranno mai d’accordo. Chi lo ha inventato ne usufruisce maggiormente… Ma devono essere i piloti a discuterne in Safety Commission. Come è sempre successo la Dorna mette i piloti in prima posizione sulla decisione dei regolamenti tecnico-sportivi”.
Infine una considerazione sul mercato piloti. Con HRC che potrebbe decidere di affidare la seconda moto a un pilota emergente - si parla già di Acosta, ma anche di Quartararo e Mir - l’assetto del Team LCR potrebbe a sua volta essere rivisto: “Già dopo il Qatar ci saranno i manager dei piloti che cercheranno di anticipare le proprie mosse - la considerazione di Cecchinello - I top rider come Fabio Quartararo cercheranno di fare le loro scelte in maniera anticipata, non penso che aspetteranno tanto. Per i piloti dei team satelliti ci vorrà un po’ più di tempo. Prima le case factory, poi si muoveranno le squadre satelliti. Entro maggio-giugno sapremo lo schieramento del 2023 al 90%”.