Mick Schumacher in Formula 1 solo grazie al proprio cognome? In molti si sono fatti questa domanda nei mesi che ci hanno accompagnati fino alla giornata di ieri, in cui è stato finalmente annunciato il suo contratto con Haas, che nel 2021 lo porterà in pista nella classe regina.
Il ragazzo ha fatto la gavetta, passando dai kart alle Formula minori, senza saltare quei gradi che il suo cognome gli avrebbe permesso di bypassare, ma fondamentali per la crescita di un talento che - come abbiamo visto - ha bisogno dei tempi giusti per maturare.
Un personaggio che questo weekend si giocherà il titolo in Formula 2, per cercare di arrivare in F1 come campione del mondo in carica nella classe cadetta, ma che - grazie alle prestazioni di questi anni - ci regala anche una panoramica di quello che potremmo aspettarci da lui.
Mick non ha smania di vincere, non è un pilota che, pur di ottenere una vittoria, è disposto a buttare via punti importanti. Maturo, per la sua età, e concreto. Forse non il talento più esaltante della griglia, non l'arroganza della guida di bambini prodigio come Verstappen e Leclerc, ma la concretezza - per uno con così tante cose da dimostrare - è fondamentale.
Il talento però sicuramente non manca al giovane Schumacher, che negli ultimi anni ci ha dato prova delle sue qualità, tra gli esempi questa partenza mozzafiato in Formula 2, in un video che andrebbe riguardato centinaia di volte.
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