L'immagine di Antonello Coletta, responsabile delle attività sportive GT a Maranello, sul gradino più alto del podio di Le Mans insieme ai tre piloti dell'equipaggio numero 51 della Ferrari, resta una delle più belle della storia giornata vissuta sulla pista più incredibile del motorsport. Protagonista silenzioso di una sfida epocale arrivata alla sua realizzazione, nell'addio di esordio e di grande ritorno della Ferrari a Le Mans dopo oltre 50 anni, Antonello Coletta è stato - e continuerà ad essere - una guida fondamentale per tutte le persone coinvolte in questo progetto ambizioso.
Riportare la Ferrari nel WEC, farlo nella categoria Hypercar, sfidando grandissime come Toyota, non era una sfida facile per gli uomini di Maranello che lo hanno fatto nel silenzio del duro lavoro, lasciando parlare la pista. Hanno messo le mani avanti, alludendo a un impegno su lungo termine e non volendo quindi illudere i tifosi con false promesse di sicuri successi. E già dall'inizio di questo 2023 il lavoro ha iniziato a pagare, mostrando al mondo del WEC che le prestazioni, il talento e l'impegno non mancavano in quel di Maranello.
Le Mans però è Le Mans, si dicevano tutti, cercando in ogni modo di abbassare le aspettative su un sogno vivissimo: vincere la 24 Ore al ritorno, dopo 50 anni di assenza, nel centenario della competizione più incredibile del motorsport, sembrava un desiderio troppo grande anche solo da immaginare. Eppure, per Antonello Coletta e i suoi ragazzi, le cose sono andate proprio così.
Una soddisfazione immensa per Coletta che, laureato in Economia, è un veterano di casa Ferrari ma prima di ogni altra cosa è grandissimo appassionato di motorsport: "A dieci anni ero già sui kart e ho smesso a venti - ha raccontato nel corso di un'intervista rilasciata a Daniele Sparisci sul Corriere della Sera - Ho sviluppato una grande passione per la tecnica. Poi ho smesso di fare il pilota e sono diventato direttore sportivo".
Il ruolo di responsabile delle attività GT, e l'incarico di riportare grande la Ferrari nel WEC, è arrivato direttamente dal presidente della rossa John Elkann che - presente in Francia per la 24 Ore - ha festeggiato il successo del padre di questo progetto: "La vittoria che Antonello Coletta, Amato Ferrari e tutta la squadra Ferrari, dai meccanici ai piloti, hanno conquistato in condizioni difficili per la stessa durata della gara, per il meteo incerto e per i nostri avversari fortissimi, deve essere di esempio per tutti noi".
Ma chi è davvero Antonello Coletta? Nato a Roma il 26 febbraio 1967, ha studiato Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza, laureandosi nella città natale. Nel 1991 è arrivato il suo primo incarico nell'ambiente del motorsport, sua grande passione da tutta la vita, con la posizione di Direttore Sportivo del team Forti Corse in Formula 3000 che in Formula 3. Passa poi a Peugeot Italia dal 1993 e ad Alfa Romeo dal 1995, fino ad arrivare in Ferrari - due anni dopo - nel 1997. Per lui quindi oltre 25 anni in rosso, dove ha ricoperto il ruolo di coordinatore del Ferrari Challenge, responsabile del dipartimento Ferrari Corse Clienti, responsabile delle attività sportive della Scuderia Ferrari e alla fine, nel 2015, viene nominato responsabile Attività Sportive GT, del circuito di Fiorano e delle attività road show.
La decisione di Ferrari di tornare nel WEC cambia le carte in tavola per Coletta che si carica sulle spalle un sogno oggi vittorioso e bellissimo. Aspettando il futuro, tra vittorie e sconfitte in questo incredibile campionato, ma godendosi la consapevolezza di aver scritto la storia.