La settimana in Formula Uno dura quattro giorni: inizia il giovedì e finisce la domenica, sotto luci e ombre di una gara appena conclusa. E, come si sa, il giovedì è il giorno dei media, delle tv, delle telecamere, degli appunti e delle interviste. Si raccolgono le speranze, le aspettative per il weekend e le riflessioni di cosa non è andato la gara prima. Sempre di giovedì, il giorno delle notizie, a luglio Sebastian Vettel aveva annunciato il suo ritiro sul suo profilo Instagram, aperto la notte precedente. Lui che ai social si è sempre detto contrario. E questo giovedì è spuntato un nuovo curioso reel sul feed del profilo del pilota tedesco: una serie di video e immagini, dai kart alla Formula Uno. E, a caratteri cubitali, una sola domanda: who is Sebastian Vettel?
“Ne saprete di più” ridacchia il tedesco alle interviste, a chi gli chiede di cosa si tratti. Un documentario forse? Per adesso non ci resta che aspettare, ma nel frattempo ci chiediamo: esattamente, chi sei Sebastian Vettel? Da ragazzino terribile e precoce che debutta nella massima categoria del motorsport a uomo, padre, di cui ritiro lascia l’amaro in bocca. La storia del pilota tedesco è fatta di ombre e luce.
Alla fine, abbiamo imparato a conoscere Sebastian Vettel solo in questi ultimi anni, quando la sua carriera ha iniziato a prendere una piega diversa. Perché i campioni, quando vincono gare su gare e ogni domenica salgono sul podio, sembrano perfetti, sorridenti, supereroi.
La canzone via radio per dire addio all’ amata Ferrari, con i migliori auguri (“auguro di essere felici, ma di più essere sano!”), dare una mano ai meccanici Aston Martin per riparare la macchina in tempo, passeggiare per il paddock di Miami con le mutande sopra la tuta per ironizzare sulle nuove mutande della Federazione. E ancora: la lotta per i diritti di tutti, criticando politici, rappresentanti e andando contro la FIA stessa quando era necessario.
Una storia che sta per chiudersi che sa tanto di incompleto: ad oggi possiamo dire che il passaggio in Ferrari per un futuro ancora più brillante degli anni passati in Red Bull è stata un po’ la rovina di Vettel. Sei anni passati sognando, ma che di concreto hanno portato poco, così come l’ultimi due in Aston Martin. Sono le ultime volte di Sebastian: qualche settimana fa l’ultima Monza, dove nel lontano 2008 vinse la prima gara, oggi l’ultimo ruggito a Singapore, lui che di Marina Bay è il leone. E proprio stasera che il tedesco torna a casa con un’ottava posizione, i tempi delle pole e delle vittorie sembrano ancora più lontani. Chi sei, Sebastian Vettel? Forse il meglio deve ancora venire. Lui, che ha annunciato il ritiro proprio giustificandosi e presentandosi di nuovo, un po’ come a dire a questo sport: “Scusa, ma devo andare: fuori dalla pista c’è molto altro.”