È ufficiale: l’Italia del volley femminile non sa più perdere. Dopo lo storico oro olimpico conquistato a Parigi – il primo nella storia azzurra – le ragazze di Julio Velasco non hanno nessuna intenzione di rallentare. Anzi, sembrano ancora più affamate. Sono un’orchestra che suona a memoria: potente nei colpi, elegante nella gestione, spietata nei momenti decisivi. I numeri della Volleyball Nations League 2025 parlano chiaro: quattro vittorie su quattro, un dominio tecnico e mentale che ha steso colossi come Stati Uniti, Germania e Brasile. E una leadership solitaria in classifica che sa di sentenza.
Il capolavoro più recente è arrivato al Maracanazinho, contro il Brasile padrone di casa. Uno dei palazzetti più caldi del mondo, 10mila spettatori sugli spalti, un clima incandescente. Ma in campo, a bruciare, sono state solo le Azzurre: 3-0 secco, senza appello. Egonu, tornata in campo dopo un lieve malore, è stata subito decisiva contro la Seleção (14 punti), Antropova è ormai una certezza devastante (31 punti contro la Germania, miglior realizzatrice azzurra finora), Fahr è un muro vivente e Orro orchestra il gioco con la precisione di un metronomo, Fahr è un muro invalicabile e in attacco è chirurgica, Sylla fa sentire la sua esperienza, Danesi è costante e De Gennaro resta la sicurezza assoluta del reparto difensivo. Nessuna sbavatura, tanta intensità e una qualità che ormai è diventata abitudine.
A fare la differenza è anche il gruppo costruito da Velasco con pazienza e metodo, fiducia e apertura al dialogo. Le sue Azzurre non si esaltano solo quando dominano, ma anche quando devono stringere i denti. “Sacrificio, equilibrio e fame”, ha detto il CT. e le sue ragazze rispondono presente. Il tecnico argentino ha fondando questa Nazionale sì sul talento, ma soprattutto sulla forza del gruppo e sul senso di appartenenza. Nel bel mezzo della crisi che sta attraversando la Nazionale di calcio italiana forse l’esempio da seguire è proprio questo.
In quattro partite, l’Italia ha perso solo due set. Ha battuto nettamente gli Stati Uniti, resistito alla Germania in un tie-break durissimo, passeggiato sulla Corea del Sud e stravinto in casa del Brasile. Con 12 vittorie e 11 punti è al secondo posto della classifica generale, guidata dal Giappone con appena un punto in più, e già con un piede alle Finals. La questione è però un’altra: questa squadra si diverte a vincere. L’oro olimpico non le ha appagate, le ha accese. Ha trasformato il talento in consapevolezza. Questa Italvolley femminile non è più una favola, è una macchina da guerra. Ora si vola a Hong Kong, dove dal 18 giugno inizierà la seconda settimana di gare. Sul cammino ci saranno Bulgaria, Cina, Polonia e Repubblica Dominicana. Un poker non facile, ma questa Italia ha dimostrato di saper colpire duro e reggere la pressione. Il feeling è quello giusto. Il gruppo è solido. Le stelle brillano. E l’azzurro, almeno per ora, è il colore dominante della pallavolo mondiale.
